Il giallo dei Bisaglia fra trame e misteri

FELTRE. Dopo la rassegna musicale, tocca alla prosa con tre appuntamenti di teatro civile di narrazione alla Sena, che alza il sipario sulla nuova edizione di "Far sena par Sisto", in memoria di Sisto dalla Palma.
Sabato alle 21, Roberto Faoro porterà sul palco "Annegati di terra, la storia dei fratelli Bisaglia", uno spettacolo che racconta un mistero inquietante e poco conosciuto: un intreccio di interessi e scandali, che non si conclude solo con la morte dei fratelli Bisaglia, ma che miete anche molte vittime all'interno dell'entourage del ministro. Molti, anzi tutti, morti in circostanze pochi chiare o poco verosimili. Don Mario Bisaglia, annegato nel lago di Centro Cadore nel 1992, da pochi mesi sosteneva che il fratello senatore Toni, morto nel 1984, fosse stato ucciso per scopi politici e finanziari.
Dopo la fortunata messa in scena del monologo «Ho giocato a carte con l'assassino, Sergio Saviane e i delitti di Alleghe», l'attore feltrino Roberto Faoro si occupa di questa insolita tragedia. Due giornalisti, Carlo Brambilla e Daniele Vimercati indagheranno sulla vicenda pubblicando un controverso libro-inchiesta tra le fonti dello spettacolo teatrale: «Gli Annegati il giallo dei Bisaglia e altri misteri».
Seguiranno querele e colpi di scena. Faoro, sul filone fortunato del teatro civile e di narrazione, in una scena evocativa essenziale, illuminata in modo Caravaggiesco, diventa prete e politico, i numerosi protagonisti della vicenda, raccontando l'avventura umana e politica dei fratelli Bisaglia e la storia italiana dagli anni Sessanta ai Novanta.
Microstoria e macrostoria si intersecano in un gioco di rimandi continui. Ecco apparire le figure e gli intrecci politici culturali di un trentennio, gli anni bui della cosiddetta prima Repubblica. Perché qualcuno tace, perché qualcuno fa tacere. Storia di morti misteriose: quella del senatore democristiano, ministro, vicesegretario della Dc, con la maggioranza assoluta dei voti interna al partito per un certo periodo. Paròn del veneto cattolico, costretto a dimettersi da Ministro dell'industria nel 1980 tra scandali e polemiche; Antonio Bisaglia morto cadendo in mare a Portofino in Liguria durante una gita nel 1984 in circostanze non del tutto chiare. Poi la morte del fratello prete don Mario ritenuta suicidio nel 1992, prima di assumere i contorni di un possibile omicidio grazie all'intervento di un magistrato bellunese.
Il biglietto costa 10 euro (l'abbonamento ai tre spettacoli 24). Prenotazione obbligatoria on-line sul sito internet cultura.comune.feltre.bl.it.
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