Bimbimbici, in 200 per promuovere le piste ciclabili

Calo di presenze all’iniziativa degli Amici della bicicletta, che è stata comunque un successo grazie all’entusiasmo dei piccoli protagonisti
Bimbinbici, passeggiata in bicicletta per le vie di Belluno
Bimbinbici, passeggiata in bicicletta per le vie di Belluno

BELLUNO. Sono arrivati al traguardo urlando e ancora pieni di energia. Non è bastato il giro di 12 chilometri in bicicletta a stancare i tanti bambini presenti ieri mattina alla 18 esima edizione di Bimbimbici. E che, neanche a dirlo, sono arrivati prima dei loro genitori. Nonostante la splendida giornata, la manifestazione ha registrato un calo di presenze che si sono fermate a quota 200 e che, ha spiegato Bortolo Calligaro presidente dell'associazione Amici della bicicletta, «è stato dovuto a problemi organizzativi. Ci siamo presi tardi e non l'abbiamo pubblicizzata abbastanza. C'è stata una diffusione meno capillare anche se le elementari e le materne erano state avvisate tutte».

Presente come ogni anno, nei punti più pericolosi, la vigilanza urbana. Il giro in bici è durato all'incirca 3 ore con una pausa merenda a metà strada offerta dal supermercato Mega. Non ci sono state classifiche perché non si trattava di una gara. Lo scopo era solo quello di promuovere la cultura della mobilità sostenibile. Dalle offerte dei partecipanti sono stati raccolti 473 euro che andranno a coprire i costi della manifestazione e alcune spese arretrate dell'associazione. La giornata è servita anche per riflettere sulle strade italiane in generale, del Bellunese in particolare. «In Italia la situazione è grave», ha commentato Calligaro. «Abbiamo il maggior tasso di motorizzazione in Europa e forse anche nel mondo. C’è ancora molto da fare per migliorare il sistema dei trasporti e renderlo più razionale. Da un’indagine è emerso inoltre che a Belluno la maggior parte degli spostamenti avviene in un raggio di 5 km. Non ha senso muoversi in macchina e spesso da soli».

A Belluno quindi ci si muove poco e lo si fa quasi sempre in auto. Ma non sono gli unici problemi. «Abbiamo una viabilità pensata prevalentemente per le auto», ha continuato Calligaro, «l’amministrazione uscente ha fatto degli interventi positivi, come rialzare alcuni passaggi pedonali a livello del marciapiede, ma c'è ancora tanto da fare. Pensiamo ai disabili che si trovano spesso davanti gradini che non riescono a superare. O pensiamo alle piste ciclabili: vanno bene ma non possono esser fatte a pezzettini scollegati tra di loro. Altrimenti uno pedala tranquillo fino a un certo punto e poi si trova in mezzo alle auto. Si fanno interventi poco coordinati». Ultimo ma non meno importante il problema legato alla segnaletica del cicloturismo. «Ogni estate arrivano sempre più persone dall'estero ma spesso non sanno dove andare e si perdono. È una pubblicità negativa pesante per il nostro territorio. Ci vuole coordinamento tra i vari comuni e tra questi e la provincia».

 

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