“AttoZero”, prima scuola bellunese di teatro dall’idea di quattro giovani attori

Vassilij Mangheras, Grazia Capraro, Giorgia Polloni e Alberto Fornasati realizzano un sogno

Ivan Ferigo
Le due formatrici del gruppo Grazia Capraro e Giorgia Polloni
Le due formatrici del gruppo Grazia Capraro e Giorgia Polloni

La prima scuola di teatro a Belluno. Dalla volontà di quattro giovani attori e formatori bellunesi, partiti da Tib Teatro e ad esso tornati dopo essersi diplomati in altre città, prende forma AttoZero. Un’offerta di quattro percorsi teatrali – con alcuni posti ancora disponibili – per bambini, ragazzi, adolescenti e adulti, che si svilupperanno alla Casa delle Arti da domani, 1° febbraio al 15 giugno. Uno “spazio da riempire” dove imparare a conoscersi meglio ed entrare in relazione armoniosa con gli altri. Dove raccontare e trasmettere efficacemente se stessi, le proprie sensazioni, idee, immaginazioni, e capire come “assumere il punto di vista” di un personaggio, scoprendo le sfumature di un’interpretazione. Con l’obiettivo che AttoZero diventi sempre più punto di riferimento per la formazione artistica.

«AttoZero è la prima scuola di teatro a Belluno. Nasce», spiega Vassilij Mangheras, «da un’idea mia, di Grazia Capraro, Giorgia Polloni e Alberto Fornasati. Siamo quattro attori professionisti, tutti under 35, formatisi fuori Belluno, a Roma, Milano, Bologna e Udine. Ci siamo resi conto, tenendo corsi nelle scuole bellunesi tramite il progetto “Luoghi e Nonluoghi”, che c’era una richiesta di formazione teatrale. Perché questo nome? Ci siamo immaginati un principio, un inizio. Qualcosa che avvenga prima dell’atto teatrale, del testo, della messa in scena. Si lavorerà col corpo, lo sguardo, l’ascolto, la voce, le parole, storie, scrittura, e solo alla fine si prenderà in mano un testo».

Questo primo anno avrà una durata di 5 mesi. Quattro i moduli laboratoriali proposti, rivolti ad altrettante fasce d’eta: bambini dai 6 ai 10 anni (il mercoledì dalle 17 alle 19); ragazzi 11-13 (giovedì 16 – 18); adolescenti 14-17 (giovedì 18 – 20); adulti dai 18 in poi (mercoledì 19 – 21). Per quest’ultimo, sono già state completate due classi. Per gli altri, c’è ancora qualche posto da riempire.

«L’offerta sarà ampliata anche da ore dedicate specificatamente al movimento, al ritmo e alla sensibilità musicale, grazie all’innesto di specialisti. Ogni percorso», continua il giovane formatore, «si concluderà con una restituzione scenica aperta al pubblico, che darà la possibilità a tutti i partecipanti di raccogliere i frutti di questa esperienza condivisa. A questa performance si lavorerà negli ultimi due mesi, in base alle singole classi».

Con AttoZero, ribadisce Mangheras, «finalmente Belluno avrà un luogo aperto, intanto due giorni alla settimana, dove fare recitazione in maniera giocosa e creativa e vivere un’esperienza tutti insieme. Ci tenevamo a creare un luogo di formazione teatrale a Belluno, stabile e duraturo nel tempo. Già per il secondo anno pensiamo di far partire, come una scuola, i corsi da settembre, fino a giugno». La progettualità futura infatti si propone scopi ambiziosi. Su tutti, quello che AttoZero diventi «un luogo di aggregazione culturale per i giovani della provincia e non solo, uno spazio libero dove potersi formare e – perché no – diventare gli interpreti di domani». Il costo per ciascun corso è di 380 euro a persona, più 10 di assicurazione, divisibile in due rate.

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