A Cortina l’incontro con “Faber” De Andrè

Lo si vedeva sovente passeggiare in centro, tra i suoi regali alla “Regina” il festival Cortinametraggio
CORTINA. A Cortina fin da bambino. Paolo Villaggio aveva un rapporto intimo con la Regina delle Dolomiti. Nel secondo dopoguerra a Pocol incontrò per la prima volta Fabrizio De André, durante una vacanza estiva. «Ho incontrato Paolo Villaggio per la prima volta a Pocol», scriveva Faber nella sua biografia “Non per un dio ma nemmeno per gioco” (Feltrinelli). «Io ero un ragazzino incazzato che parlava sporco; gli piacevo perché ero tormentato, inquieto ed egli lo era altrettanto, solo che era più controllato, forse perché era più grande di me e allora subito si investì della parte del fratello maggiore e mi diceva: “Guarda, tu le parolacce non le devi dire, tu dici le parolacce per essere al centro dell’attenzione, sei uno stronzo».


Inizialmente a Cortina soggiornava negli hotel, poi si comprò anche una casa, dove festeggiava i compleanni dell’amico Vittorio Gassman. Sempre nella conca ampezzana Paolo Villaggio ha girato alcune scene di “Fantozzi in Paradiso”. Negli ultimi anni non veniva più, perché l’altitudine gli creava problemi alla salute. Primo lo si vedeva sepsso in centro a passeggio, al De La Poste a sorseggiare un aperitivo, al Lago Ghedina a pranzo o a cena. Conosceva bene Cortina ed era innamorato delle sue crode. «Villaggio fino a pochi anni fa era un vero habitué di Cortina», dichiara Gherardo Manaigo, patron dell’hotel De La Poste, «lo incontravamo spesso. In albergo da noi ha soggiornato varie volte, prima di prendersi la casa. Poi, però, tornava sempre a bersi un aperitivo. Era molto simpatico, spiritoso, con la battuta pronta. Quando dormiva da noi era un cliente modello. L’unica sua richiesta era avere una stanza con vista sulle Tofane. Sul poggiolo chiedeva una poltrona sulla quel passava le ore ad ammirare le Dolomiti. Quando scendeva dalla stanza spesso ammetteva di essersi addormentato, con l’incanto delle Tofane negli occhi».


Venti anni fa Villaggio fu il primo presidente di Cortinametraggio, la kermesse oggi guidata da Maddalena Mayneri. «Il nostro Festival», racconta Mayneri, «è nato grazie a Paolo Villaggio. Per me è sempre stata una persona dal grande cuore, ci ha sempre regalato preziosi consigli per far crescere il nostro festival. A Cortina assieme abbiamo trascorso tanti bei momenti. Una volta ricordo che andò a passeggiare con Mario Monicelli. Non avevamo più loro notizie e all’epoca non c’erano i cellulari sempre dietro, così chiamammo i soccorsi. Per fortuna era stato un falso allarme; lui e Mario tornarono di lì a poco».


«In tanti lo hanno descritto come un burbero», chiosa Mayneri, «con me invece è sempre stata una persona gentilissima e disponibilissima a dare consigli. Mi ha aiutato anche nella mia tesi di laurea su Salgari».


Alessandra Segafreddo


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