Zone 30, auto a passo d’uomo in quattro quartieri di Belluno

BELLUNO. Il centro storico e i quartieri limitrofi al cuore della città diventano una grande arena per pedoni e ciclisti. Il Comune ha deciso di istituire quattro “zone 30”, aree in cui le auto potranno viaggiare a passo d’uomo perché l’obiettivo è garantire tutela massima per chi si muove a piedi e in bicicletta. Gli interi quartieri di Nogarè, Cavarzano, Castion e Borgo Piave sono pronti a diventare oasi di pace per i pedoni e i ciclisti, che non dovranno più combattere per le auto che sfrecciano a velocità elevata su strade che attraversano aree residenziali.
Risolvere le criticità
Da tempo l’amministrazione è impegnata sul fronte della sicurezza stradale, e in nove anni ha risolto alcune delle criticità che venivano manifestate dai cittadini costruendo passaggi pedonali rialzati, percorsi protetti, piste ciclabili e ciclopedonali. Ma il traffico continua a strangolare diverse realtà, soprattutto quelle alternative alla viabilità principale rappresentata da via Tiziano Vecellio e via Vittorio Veneto. Sono tanti gli automobilisti che svoltano verso Cavarzano e Nogarè per evitare le code sulla statale, quartieri residenziali dove il traffico crea disagi agli abitanti.
Entro un mese in queste frazioni si potrà circolare in auto solo a velocità ridotta. «Siamo convinti che i residenti saranno contenti di questa soluzione», spiega l’assessore alla mobilità, Alberto Simiele. «Ci saranno meno rumori, meno traffico, meno inquinamento». Se il progetto funzionerà, sarà ampliato ad altre zone della città.
Ci vorrà circa un mese perché le “zone 30” diventino operative: prima bisogna installare la segnaletica.
Porte di accesso
All’ingresso di ogni area, inoltre, saranno costruiti dei passaggi pedonali rialzati, per indicare agli automobilisti che si stanno immettendo in una zona dove viene favorita la mobilità pedonale e ciclabile. Sono nove quelli da realizzare: a Cavarzano in via Doglioni, via Pellegrini e via Di Foro, a Castion in via Del Favero, via 1° maggio e via del Bosco Vecchio, a Nogarè in via per Nogarè e piazza Lollino, a Borgo Piave in via Uniera dei Zater.
«Li faremo con il tempo, perché sono opere pubbliche che richiedono anche un certo investimento economico», continua Simiele. Del resto, come si legge nella determina firmata dal comandante della Polizia locale Roberto Rossetti l'11 febbraio (e che segue la delibera della giunta del 25 gennaio che dettava gli indirizzi per il progetto), tutte queste aree hanno già elementi di moderazione del traffico. La carreggiata è stretta in molti punti, e sono già presenti attraversamenti pedonali rialzati che rallentano le auto.
Le strade interessate
A Cavarzano la zona 30 interessa quasi tutto il quartiere, da Fisterre a via Di Foro e via Pellegrini, è esclusa solo la parte verso Baldenich. A Castion anche è interessata tutta la frazione, ad eccezione del tratto lungo la Sp1.
A Borgo Piave la zona 30 comprenderà la zona dal ponte della Vittoria a piazza dei Martiri. Questa zona si collega a quella a traffico pedonale privilegiato già esistente in centro storico (via Garibaldi, via Loreto, piazza dei Martiri e via Simon da Cusighe).
A Nogarè la zona 30 sarà in vigore dallo stadio comunale a piazza Lollino, passando attraverso via per Nogarè. In via per Nogarè verrà anche istituito il “dare la precedenza nei sensi unici alternati” nei tratti più stretti, in particolare dal civico 41 al civico 87 e dal civico 97 all’incrocio con via Della Dia, e ci sarà anche il “dare la precedenza” per i veicoli che da piazza Lollino viaggiano verso lo stadio. —
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