Zandonella Frachiel: «Cultura e turismo binomio vincente per Pieve di Cadore»

L’intervistaL’impostazione economica di Pieve di Cadore sta tornando quella di un tempo: da centro dell’industria dell’occhiale, il paese di Tiziano sta cercando di recuperare quella immagine che le...

L’intervista

L’impostazione economica di Pieve di Cadore sta tornando quella di un tempo: da centro dell’industria dell’occhiale, il paese di Tiziano sta cercando di recuperare quella immagine che le era peculiare, basata sul turismo e la cultura. Per questo motivo, con le ultime elezioni comunali sono state poste le basi per questo recupero: all’assessorato alla cultura il nuovo sindaco ha voluto Laura Zandonella Frachiel, curatrice del Museo dell’Occhiale, persona di cultura e in grado di riorganizzare un settore che in questi ultimi tempi era passato in second'ordine.

Assessore, cosa intende per cultura?

«Quando parliamo di cultura non intendiamo un settore specifico quale può essere l’arte, un museo, una mostra, ma facciamo riferimento a tutte quelle conoscenze che caratterizzano un territorio. Il nostro territorio è montagna e quindi, quando parliamo di cultura, ci riferiamo anche all’ambiente che ci circonda, ai sentieri, ai rifugi, alle attività sportive e del tempo libero, alla cucina e all’agricoltura, riferite al nostro territorio che è, prima di tutto, montagna. La montagna è la nostra identità e quindi, fare cultura a Pieve significa prima di tutto valorizzare questo ambiente e la nostra capacità di viverlo compiutamente».

Come si può operare in questo settore?

«Nello sviluppo della conoscenza a favore dei nostri bambini-ragazzi, dei nostri figli: quindi cultura-istruzione. In che modo? Facendo sì che questa cultura si metta a disposizione prima di tutto dei giovani e degli studenti: il nostro patrimonio culturale e ambientale, che è la nostra storia, deve essere messo a disposizione delle nostre scuole e dei nostri ragazzi con quelle attività didattiche che aiutano i nostri ragazzi a crescere divertendosi. Poi nello sviluppo economico della nostra comunità: quindi cultura-turismo. Il nostro territorio è a tal punto ricco di iniziative che provengono dal basso che il Comune deve innanzitutto coordinarle, valorizzarle, promuoverle e incentivarle, in special modo quelle che possono creare accoglienza e motivi di attrazione per i turisti e i frequentatori del nostro territorio».

Esiste concorrenza tra il suo assessorato, la Magnifica e le due Fondazioni Tiziano e Museo dell’Occhiale?

«Se per concorrenza intendiamo “concorrere insieme” direi proprio che i maggiori interlocutori del mio assessorato sono proprio la Magnifica, depositaria dell’identità della nostra terra, e le Fondazioni del territorio, che operano nel campo della cultura con funzioni di testimonianza e divulgazione».

Esiste la possibilità di coordinare i loro eventi?

«Certamente, con la funzione di evitare le sovrapposizioni di manifestazioni: non trovo ad esempio che sia negativa la concomitanza di manifestazioni che riguardano i bambini con quelle che riguardano gli adulti, ad esempio. All’interno dell’Amministrazione sono autonoma nella mia specificità. Spero, in futuro, di poter pianificare eventi e attività legate al mio assessorato». —

Vittore Doro

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