Viticoltura in crescita la Festa dell’uva parte con dati positivi

Sono 150 gli ettari coltivati a vite sul territorio provinciale Il settore vanta giovani imprenditori che fanno investimenti



Sono oltre 150 gli ettari impiegati per la viticoltura nel Bellunese nel 2019.

Il dati è emerso nel corso dell’incontro di apertura della quattordicesima edizione della Festa dell’uva, che avrà il suo clou a Fonzaso tra oggi e domani con vari appuntamenti, alla quale hanno partecipato varie autorità: dal sindaco Giorgio Slongo, ai primi cittadini di San Gregorio nelle Alpi, Alano di Piave, Lamon e Sovramonte, passando per la Pro loco e alcuni produttori locali.

È toccato a Flavio De Bin, docente dell’istituto agrario Della Lucia di Vellai tirare le somme della crescita esponenziale in termini quantitativi e qualitativi della viticoltura nostrana con una relazione dal titolo significativo: “La viticoltura di montagna guarda al futuro”.

In provincia dai 40 ettari coltivati nel 2010, si è passati ai 98 del 2015, fino agli oltre 150 attuali. Per quanto riguarda invece il settore biologico i numeri sono impietosi; se a livello regionale si contano infatti 6 mila ettari destinati a questo tipo di coltivazione, di cui la maggior parte vengono sfruttati da aziende trevigiane e veronesi, rispettivamente 210 e 285, nel Bellunese si contano appena quattro aziende. Due invece le associazioni vitivinicole: una a Feltre e l’altra in Alpago, che detiene una percentuale di otto ettari.

Ciononostante, secondo il rappresentante dell’Agrario, la viticoltura si sta facendo strada anche qui grazie a tre direttrici di sviluppo: varietà di uve resistenti, produzione integrata, accompagnata da una coltivazione biologica e biodinamica. Tre piste che potrebbero trovare ulteriore spazio nei prossimi anni grazie al supporto dei giovani imprenditori vinicoli che hanno deciso di investire sul territorio, di cui Fonzaso è stato citato come esempio concreto.

«Dopo un periodo di flessione la viticoltura nostrana ha trovato nuovo vigore – ha spiegato il sindaco Slongo – trovando riscontro nella Festa dell’uva, che simboleggia la volontà di abbinare la qualità del prodotto al mantenimento della bellezza paesaggistica del nostro territorio. I veri protagonisti dell’evento sono i produttori».

Ambiente e qualità della produzione sono stati al centro degli interventi del vice presidente della Provincia Serenella Bogana, e del presidente dell’Unione montana Federico Dalla Torre, che ha parlato della necessità di investire maggiori risorse finanziarie sul settore.

Oggi si riparte già alle 9,30, in sala Papa Luciani, con un convegno curato dall’Agrario. Alle 16 premiazione dei vini in gara nel concorso Ais, alle 17 il convegno su vino e vinificazione nei territori montani. Alle 20,45 toccherà al Palio delle botti. —



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