«Violento la tua famiglia» nel diverbio tra kosovari

TRICHIANA«Violento tutta la tua famiglia». Il kosovaro Shani Rexhaj non intendeva commettere un reato a sfondo sessuale, semmai le ha promesse al connazionale Valon Shani e ai suoi patenti stretti. I...

TRICHIANA

«Violento tutta la tua famiglia». Il kosovaro Shani Rexhaj non intendeva commettere un reato a sfondo sessuale, semmai le ha promesse al connazionale Valon Shani e ai suoi patenti stretti. I rapporti tra i due nuclei familiari sono tesissimi e non sarebbe la prima volta che si alzano le mani, basterebbe ricordare l’episodio in via Loreto del gennaio dell’anno scorso, dopo un’udienza dal giudice di pace.

In questo caso, Rexhaj è a processo per violenza privata, minacce e lesioni, difeso dall’avvocato Massimiliano Paniz. L’episodio incriminato è del 25 marzo di due anni fa, a Trichiana. Il futuro imputato si sarebbe messo di traverso con la macchina, per fermare la controparte, in un secondo tempo l’avrebbe affrontato a muso duro, dicendogli che avrebbe picchiato tutti, infine avrebbe colpito la controparte con un cavalletto, provocandogli lesioni, si fa per dire, guaribili in giorni uno. Niente di particolare.

Shani non si è costituito parte civile in tribunale e, nell’udienza filtro di ieri, il giudice Coniglio si è limitata a raccogliere le liste dei testimoni da ascoltare. Rinvio al 22 gennaio, alle 10.30, quando il giudice Cittolin provvederà a mettere in calendario le successive udienze fino alla discussione finale e alla sentenza di primo grado. —

G.S.

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