Villa Donà Delle Rose inghiottita dal fuoco: salve le sei persone che erano all’interno

Originari del Vicentino, gli affittuari sono in paese da febbraio Il custode: «Una parte del fabbricato è forse irrecuperabile»

Marina Menardi /cortina

Brutto risveglio ieri mattina intorno alle 5. 15 per i sei ospiti di una casa in località Crignes: villa Donà Delle Rose, prestigiosa abitazione di proprietà della storica famiglia veneziana ormai da molti anni, ha preso infatti improvvisamente fuoco. Le persone che erano all’interno, originarie del Vicentino (la villa è stata infatti affittata a un esponente della Confindustria berica), in paese ormai da febbraio e obbligate a rimanere nella casa a causa dell’epidemia di Coronavirus, dormivano tranquillamente quando per fortuna hanno avuto sentore che qualcosa stesse succedendo.

Probabilmente a scatenare l’incendio è stato un corto circuito partito dalla soffitta: le fiamme si sono alzate puntando prima verso l’alto ma poi hanno abbracciato il piano inferiore, dove appunto dormivano gli affittuari.

Questi si sono svegliati per fortuna prontamente, in un primo momento perché hanno sentito uno strano scricchiolio, e poi comprendendo che lo strano rumore era causato dalla combustione delle travi del soffitto. In fretta e furia gli ospiti si sono alzati e hanno abbandonato la casa, scendendo nel prato sottostante per chiamare i primi soccorsi. A peggiorare le cose si è aggiunto il vento, che ha alimentato ulteriormente il propagarsi del fuoco. All’arrivo delle prime squadre dei vigili del fuoco accorse da Cortina, Pieve di Cadore, San Vito e Belluno (con personale permanente e volontario per circa 20 operatori con 7 automezzi), la parte alta della villa era completamente avvolta dalle fiamme.

Gli operatori sono riusciti comunque a circoscrivere le fiamme, evitando il coinvolgimento della parte bassa dell’abitazione: il rogo così hadivorato il tetto e il sottotetto dell’abitazione, interessando anche tre stanze del primo piano. Le cause dell’incendio, probabilmente di natura elettrica, sono al vaglio dei tecnici dei vigili del fuoco. Le operazioni di bonifica e messa in sicurezza dell’abitazione, di cui è stato naturalmente interdetto l’uso, sono andate avanti per buona parte della giornata di ieri.

Nessuno è rimasto ferito e non ci sono stati danni ad altre case, che in questa frazione di Cortina sono per fortuna piuttosto distanziate fra loro. Gli ospiti erano in sei, più un cane e un gatto.

«È successo tutto in fretta, abbiamo appena avuto il tempo di renderci conto e di quanto stava accadendo e di uscire di casa», spiegano le persone che occupavano la casa, «non siamo nemmeno riusciti a prendere le nostre cose: quello che c’era in camera nostra è rimasto lì».

E di quella roba non è rimasto niente: camera e bagno sono completamente bruciati, come spiega il custode che è riuscito ad entrare per fare un breve sopralluogo.

«Il primo piano, sotto la soffitta, nella parte posteriore della casa, è bruciato del tutto, è praticamente irrecuperabile. Il piano terra, dalla parte davanti, non è stato invece raggiunto dalle fiamme; bisogna vedere tuttavia se l’acqua usata per spegnere il fuoco non avrà fatto danni troppo seri anche sotto».

La villa era salita agli onori delle cronache nel gennaio 2019 per aver ospitato la troupe cinematografica di Paolo Sorrentino per le riprese a Cortina della serie televisiva “The new pope”, con John Malkovich.

I proprietari non risiedono nella villa , ma sono soliti affittarla per periodi piùo meno lunghi: di sicuro il danno che hanno subito, ancora da quantificare, è stato piuttosto ingente. —

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