Vietato l’ingresso ai cani nel palazzo di giustizia per motivi di sicurezza

BELLUNO. Noi qui non possiamo più entrare. Dopo che nei giorni precedenti, lungo i corridoi del palazzo di giustizia si era visto uno splendido esemplare di cane pastore australiano al guinzaglio del suo proprietario avvocato, venerdì mattina è comparso un avviso su carta intestata della Procura della Repubblica.

Accanto alla bussola dell’ingresso, che porta al metal detector, si legge: «Si comunica che per ragioni di sicurezza e igiene è vietato l’ingresso nel palazzo di giustizia di cani di qualsiasi taglia e di eventuali altri animali di compagnia».

Le uniche eccezioni riguardano «i cani guida per non vedenti e quelli in dotazione alle forze di polizia. La presente disposizione ha effetto immediato» e sotto la firma del procuratore della Repubblica, Paolo Luca. Il provvedimento non ha mancato di suscitare discussioni, anche in giorni di scarsa frequenza.

In precedenza, i divieti riguardavano l’abbigliamento succinto, coltelli o altre armi e borse particolarmente voluminose, salvo che non servissero agli avvocati o ai consulenti. Adesso nemmeno i cani sono ammessi. —

G.S.

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