«Via le autonomie? E' più facile l'inverso»
Frattini risponde alle provocazioni di Bond e poi rassicura: «Appoggeremo Cortina 2017»

In alto la consegna del documento contro i costi della casta ad Alfano da parte di Bond Sopra il ministro Franco Frattini
CORTINA
. Sul palco del meeting Pdl, il capogruppo regionale Dario Bond consegna al segretario del partito Angelino Alfano, la proposta di drastica riduzione dei costi della politica che nei prossimi giorni sarà presentata a palazzo ferro Fini. «Sia un segnale per tutta Italia», commenta Alfano, dopo aver rassicurato i suoi che Berlusconi non darà le dimissioni e che il Pdl non ha nessuna voglia di fare un governo di larghe intese. Giù dal palco, Bond avvicina il ministro degli esteri Franco Frattini. Il "Corriere delle Alpi" approfitta per inserirsi e aprire un siparietto tra i due, sulla proposta dello stesso Bond di una "delega costituzionale" perché anche le province autonome di Trento e Bolzano possano andare a chiudere, insieme a tutte le altre, evitando ulteriori sperequazioni di trattamento.
Bond: «Franco, la manovra Bis ha messo in sicurezza Trento, Bolzano e il Friuli Venezia Giulia che hanno sottoscritto gli accordi di Milano sulla garanzia dei trasferimenti. Questa è un'ulteriore penalizzazione nei nostri confronti. Ne ho parlato anche ad Angelino (Alfano, ndr), che mi ha detto di comprendere il problema». Frattini: «Dario, anch'io vi capisco. Dobbiamo lavorare per trovare una soluzione compatibile. Ma la Provincia di Bolzano non si può toccare. L'Alto Adige ha un ancoraggio internazionale. Non possiamo smantellarlo. Credo, invece, che sia necessario un percorso graduale». Bond: «Ma il Bellunese rischia di essere ulteriormente beffato, se la manovra cancella la Provincia e rafforza Trento e Bolzano, oltre che il Friuli. E' evidente che in questa prospettiva si rafforzerebbe oltremodo il movimento autonomista, per la fuga oltre confine».
Frattini: «Dario, mi rendo ben conto, ma oggi è complicato tagliare le specialità per via costituzionale. Manca un largo consenso politico. E' più facile elevare il grado di autonomia delle realtà ordinarie, portando le regioni ordinarie e le realtà che sostituiranno le province al rango delle autonomie speciali». Bond: «Caro Franco, qualcuno ci ha illuso che col federalismo avremmo ricevuto questa maggiore autonomia. Ma è stata, appunto, un'illusione». Frattini: «Si tratta di lavorare sui decimi. All'Alto Adige ne sono riconosciuti 9 su 10. Fa in modo, caro Dario, che il Veneto cominci a scalare questa opportunità: perché è virtuoso e se lo merita». La nostra "intromissione" finisce qui, poi Frattini e Bond si appartano con il sindaco di Cortina, Andrea Franceschi, per parlare della candidatura di Cortina ai Campionati mondiali di sci. Al termine strappiamo al titolare della Farnesina qualche parola di rassicurazione. «Da parte del Governo c'è ovviamente il pieno appoggio alla candidatura di questa meravigliosa città, che rappresenta tutte le Dolomiti», dice Frattini.
Attenzione, però, avverte l'esponente di Governo: «La partita dobbiamo giocarcela bene. Bisogna evitare gli errori del passato, non possiamo correre il rischio di raccogliere solo qualche misero punto. Dobbiamo capire bene come si stanno preparando gli altri candidati e comportarci di conseguenza». Il sindaco Franceschi preferirebbe non commentare, salvo limitarsi a confermare che «il ministro ci ha garantito l'appoggio del Governo. Adesso, però», aggiunge, «dobbiamo lavorare noi per bene». Bond ci chiama in disparte per far capire che «anche Frattini ci crede alla nostra candidatura, tanto che ci ha invitato a portarla all'attenzione delle diverse federazioni alla prossima coppa del mondo in Val Badia. Ma ha tenuto a dirci che dobbiamo partire con spirito vincente, non remissivo e, soprattutto, non sbagliando un colpo, come è accaduto in precedenza». Ovvero, anche con uomini nuovi.
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