Vernizzi lancia l’aut aut alla Provincia

BELLUNO. Mentre la Provincia annuncia che, grazie allo sblocco dei crediti dei canoni idrici, potranno essere garantiti i 7 milioni di euro da destinare a Veneto Strade per il 2014, dall’amministratore delegato della società Silvano Vernizzi arriva l’ultimatum: se Palazzo Piloni non garantirà i 15 milioni come da convenzione o al massimo gli 11.7 concordati anche con le altre province, saranno restituite all’ente pubblico parte delle strade e del personale. Un aut aut che in Provincia conoscono già, visto che è contenuto nella richiesta di arbitrato che dovrebbe essere arrivata in questi giorni a Palazzo Piloni, tanto che il dirigente provinciale del comparto, Gianni De Bastiani, preannuncia: «Si arriverà a un confronto non facile da risolvere».
Vernizzi è molto chiaro: «Sappiamo quanti soldi ha deciso di stanziare la Regione nel suo bilancio previsionale 2014; per quanto riguarda la Provincia di Belluno non abbiamo notizie di stanziamenti dei 7 milioni nè tantomeno dei 15. Siamo rimasti ancora ai 4 milioni e mezzo preannunciati nei mesi scorsi. L’unica cosa certa è che con i 7 milioni che la Provincia intende destinarci, non siamo in grado di garantire il servizio, visto che quasi 5 servono solo per pagare il personale. Comprendiamo le difficoltà dell’ente, ma anche le altre Province venete hanno dei problemi; nonostante ciò siamo riusciti a concordare un ribasso della quota assegnataci del 22%, giungendo a 11,7 milioni. Con questa somma possiamo ancora farcela, se si va sotto è un disastro». Lo stesso Vernizzi sottolinea che «per il 2013 non abbiamo avuto dall’ente provinciale nemmeno 14 milioni, visto che ai 7 stanziati da Palazzo Piloni, si devono aggiungere i 5 della Regione».
«Noi mettiamo sette milioni, gli altri otto dovrebbe metterli Venezia; per dirla tutta, abbiamo messo più di quello che avremmo dovuto mettere se avessimo applicato la clausola di elasticità contenuta nella convenzione per cui, se diminuiscono le risorse trasferite dallo Stato, diminuisce anche l’onere economico della Provincia», precisa il dirigente Gianni De Bastiani, che aggiunge: «Per poter garantire risorse certe, chiediamo da due anni che venga rivista la convenzione affinché la Regione figuri tra i soggetti firmatari. Ma ad oggi non abbiamo avuto risposta. Stiamo facendo i salti mortali per garantire i soldi. Sicuramente», precisa il dirigente, «lo Stato non può fare un accordo e poi disattenderlo, non dandoci le risorse promesse. Per questo motivo abbiamo interessato i parlamentari, toccherà a loro dirimere questa situazione. Se volessimo essere precisi, anziché togliere risorse, lo Stato dovrebbe darcene di più, almeno 18 milioni di euro, visto che i costi per i mezzi e per il personale sono aumentati».
A questo punto toccherà a un collegio arbitrale dirimere la questione: la Provincia ha 15 giorni di tempo, dal ricevimento della richiesta di arbitrato di Veneto Strade, per nominare un proprio arbitro e dare avvio al procedimento, che si concluderà con un lodo che avrà valenza di sentenza.
Nel frattempo hanno subito una grossa contrazione gli investimenti: «A livello regionale sono stati stanziati 18 milioni per il 2014, ma non sappiamo quanti di questi andranno alla provincia di Belluno», precisa Vernizzi. Che gli investimenti siano fermi lo conferma il referente provinciale di Veneto Strade, Sandro D’Agostini: «Nel 2013 è stato appaltato solo l’ultimo stralcio per la variante di Agordo, mentre il milione di euro della Provincia per le strade storiche del 2013 è stato notificato solo all’inizio del 2014».
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