Venticinque bambini in sella alle mini-moto nel campus del freestyler Botteon

Un successo l’iniziativa del pilota bellunese a Lastreghe. Giri liberi e chicane: una settimana di puro divertimento 

PONTE NELLE ALPI

Si impara ad andare in moto, certo. Si prende confidenza con acceleratore, freno e frizione, ovviamente. Ma al campus di Lastreghe, sopra Ponte nelle Alpi, i bambini imparano soprattutto a divertirsi rispettando gli altri e dandosi una mano nei momenti più difficili: una caduta, un motore che non va. E no, non abbiamo sbagliato scrivendo bambini. Perché i protagonisti sulle moto da cross sono tutti giovanissimi. L’età va dai 5 ai 10 anni. Eppure dovreste vedere la loro sicurezza e il loro entusiasmo quando salgono in sella e danno gas come vedono fare ai grandi. Sotto lo sguardo attento di Matteo Botteon e dei suoi amici, preziosi collaboratori ed aiutanti.
L’idea è stata proprio del pilota professionista bellunese: voleva questo campus, iniziato lunedì e in programma sino a venerdì della prossima settimana. E di iniziative simili, va detto, non si hanno notizie di possibili precedenti in Italia. Dunque si può parlare, senza rischi di smentita, di una novità assoluta. Destinata a far notizia e venir replicata altrove.
«Ma il merito è della mia ragazza, Anna Collarin», ci spiega Botteon. «Qualche mese fa venne con me alla scuola di Col di Cugnan, dove portai la moto e raccontai agli alunni quale sia la mia attività. Era un’iniziativa inserita all’interno dei giorni dello sport. Tornando a casa mi propose di invitare un giorno i bambini proprio a Lastreghe, dove salto di solito. Così ci siamo organizzati, studiando questo vero e proprio campus, ed eccoci qui con le prime due settimane».
Magari, nelle idee iniziali, questa doveva essere solo una prova. Però il successo è stato evidente: oltre una ventina di bambini e bambine e la decisione a malincuore di essere costretti a non accettare altre iscrizioni. «I ragazzi vanno seguiti con attenzione, quindi diventa necessario non allargarsi eccessivamente con i numeri. Stiamo comunque valutando una replica ad agosto, dato l’enorme interesse suscitato».
Botteon fa parte del Team Daboot di Alvaro Dal Farra. Si esibisce in Italia e non solo negli spettacoli di freestyle, oltre a portare avanti assieme alla squadra iniziative di una certa rilevanza sociale. Indimenticabile, ad esempio, la mattinata a inizio giugno in piazza dei Martiri a Belluno con la mototerapia.
La giornata del gruppo di giovanissimi motociclisti è sempre varia e ricca di interessi. Dovreste vederli, tra l’altro, con quale attenzione ascoltano le indicazioni di Botteon. «Giri liberi, chicane con gli ostacoli, ma anche video di alcune nostre esibizioni nel mondo e momenti in cui mi chiedono curiosità e consigli. Passiamo assieme quattro ore la mattina in cui, tranne durante l’immancabile merenda, i ragazzi sono sempre in sella».
Le basi del rispetto e dell’amicizia si imparano anche andando in moto. Quando ad un bambino si spegne improvvisamente il motore, un altro va subito in supporto. Stessa cosa nei momenti in cui avviene una caduta (sempre senza conseguenze fisiche). «Giochiamo tanto. Per dire, abbiamo la versione in moto di rubabandiera e un, due, tre stella». C’è da mettere la mano sul fuoco che questo campus è solo l’inizio. E chissà se presto nel Bellunese sorgerà una vera e propria pista da cross. –
 

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