Veneto Strade chiede 40 milioni di euro

BELLUNO. Con 40 milioni di euro il 2016 sarebbe garantito. Viene definito positivo, ma non ancora risolutivo, l’incontro di ieri tra l’amministratore delegato di Veneto Strade, Silvano Vernizzi, e i lavoratori della sede di Belluno. Per il quinto anno consecutivo, su sette, la società si trova a fare i conti con tagli che rischiano di pregiudicarne la sopravvivenza e Vernizzi ha voluto aggiornare i dipendenti sulle prospettive maturate negli ultimi giorni.
«Ho fornito alla giunta regionale una relazione tecnico finanziaria», spiega l’ad di Veneto Strade, «con la quale spiego che le necessità della società ammontano a 40 milioni, per il 2016, con una soglia minima sotto la quale è impossibile operare di 35 milioni di euro».
Secondo le indiscrezioni, il presidente della Regione Luca Zaia avrebbe già assicurato a Veneto Strade la copertura, ma la certezza arriverà solo con l’approvazione del bilancio regionale 2016 (non prima di metà dicembre). Vernizzi non conferma, ma spiega: «Gli assessori al bilancio e alla viabilità hanno ben presente la situazione», dice.
Naturalmente la somma riguarda le strade regionali, ex Anas, ma Veneto Strade Belluno gestisce anche le strade provinciali, per le quali esiste una convenzione con Palazzo Piloni: «L’idea della giunta regionale è quella di restituire alla Provincia le strade provinciali “storiche”», aggiunge Vernizzi, «per le quali servono circa 3,5 milioni di euro. Ma è presto per parlarne, l’operazione è tutta da definire e non si farà prima del 2016. Non è così semplice, ci sono molte cose da valutare».
Molte le domande che i lavoratori hanno posto all’amministratore delegato, in un clima abbastanza sereno. «Ci interessa capire se questi 40 milioni di euro possono diventare strutturali», spiega Luca Sommavilla, segretario aggiunto della Filt oltre che dipendente di Veneto Strade. «A parte i primi due esercizi di relativa tranquillità, ogni anno ci troviamo di fronte a tagli che mettono in dubbio la sostenibilità della società. Se i fondi per l’attività svolta da Veneto Strade fossero strutturali, e cioè fissati una volta per tutte, sarebbe più semplice». Del resto la manutenzione delle strade è un servizio pubblico essenziale, che lo faccia Veneto Strade o qualcun altro il costo rimane e l’affanno nella ricerca dei soldi, riprodotto ogni anno, non si spiega.
Sulla necessità di rendere strutturale lo stanziamento insistono tutti i lavoratori e le rappresentanze sindacali, oltre a suggerire di mettere ordine alle varie convenzioni in essere.
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