Venerdì si parla di 'ndrangheta con Masciari. Sabato i Jalisse

I Jalisse
I Jalisse
Per gli incontri culturali del Centro Papa Luciani sono due gli appuntamenti proposti al pubblico. Venerdì alle 20.30 Pino Masciari presenta il libro scritto assieme alla moglie Marisa, dal titolo "Organizzare il coraggio. La nostra vita contro la 'ndrangheta" (Add editore). Pino Masciari, imprenditore edile calabrese, ha sfidato la malavita organizzata e per questo ha dovuto rinunciare alla propria vita e alla propria libertà. Da solo ha denunciato, combattuto, ricercato la verità fino a far condannare oltre quaranta persone, dalla piccola manovalanza della 'ndrangheta fino ai massimi vertici dell'organizzazione e della cupola politica che spesso si lega alla delinquenza.  Dal 1997 Masciari e la sua famiglia rientrano nel Programma speciale di protezione e devono abbandonare la loro casa e la loro terra. Niente più lavoro e affetti, niente più Calabria, ma continui spostamenti che sembrano un abbandono continuo e prolungato. In questi anni Masciari diventa testimone di giustizia, figura istituita dallo Stato nel 2001 per segnalare quei cittadini esemplari che sentono il senso civico di testimoniare sempre a favore della giustizia. Ma attorno a lui trova un muro di gomma che vorrebbe isolarlo. Masciari andrà sempre a testimoniare facendo nomi e cognomi, non tacendo nulla della sua drammatica esperienza di imprenditore fatto fallire per mano delle famiglie di 'ndrangheta. Ad accorgersi di lui e della sua famiglia sarà la società civile che interviene sostituendosi alle scorte e alle carenze dello Stato.  Sabato alle 18 incontro e concerto con i Jalisse (Alessandra Drusian e Fabio Ricci) e Carlo Zannetti, presidente regionale Assoartisti. In questa occasione sarà presentato il libro "I Jalisse. Che fine hanno fatto?" (Anordest). La sera del 22 febbraio 1997 il Festival di Sanremo premiò il duo Jalisse, che vinse con la canzone "Fiumi di parole" contro tutto e tutti diventando così i simboli di una vittoria pulita, la prima dopo anni, e il simbolo di un'Italia che non ci stava più a farsi manipolare. Quella sera, insieme al duo, vinse anche il popolo che in quell'occasione divenne "sovrano". Fu una vittoria contro il sistema e il sistema li allontanò, facendoli diventare il simbolo delle meteore. Del duo non se ne seppe più nulla. Il libro svela i retroscena che hanno portato alla loro scomparsa. Intanto loro hanno continuato a fare musica parlando di valori umani, di pace, di uguaglianza, di diritti sociali collaborando con grandi nomi. Il programma culturale del Centro Papa Luciani è reso possibile grazie al sostegno di Regione del Veneto, RetEventi Cultura 2011, Provincia di Belluno e Consorzio Bim Piave.

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