Val di Zoldo Funivie Quattro soci vendono le azioni

VAL DI ZOLDO. Val di Zoldo Funivie spa in assemblea la prossima settimana per cambiare lo statuto in alcuni articoli, ma si parlerà anche di soci che hanno intenzione di vendere le azioni dell’azienda.
Intanto si attendono i numeri di questa stagione turistica invernale a doppia velocità: praticamente ferma prima di Natale, partita finalmente a cavallo del nuovo anno e prolungata fino al 3 aprile scorso, quando gli impianti anche in Val di Zoldo hanno chiuso. Una prima parte in rosso, poi a Natale due piste hanno garantito il divertimento per gli appassionati dello sci. Quindi marco che è andato più che bene. Tempo di bilanci che si dovranno discutere.
I soci, nel frattempo sono convocati in assemblea il 15 aprile, alle 20, nella sala polifunzionale G. Angelini di fianco al municipio di Fusine in seduta straordinaria ed in prima convocazione per discutere un ordine del giorno con la modfiica degli articoli 3-8-11-12-16 e 25 dello statuto sociale. Qualora l’assemblea andasse deserta, si intenderà comunque convocata sabato 16 aprile alle 14.30, nello stesso luogo in sede straordinaria, con il medesimo ordine del giorno. Al fine di agevolare l’attività di registrazione delle presenze e la raccolta delle deleghe, è possibile presentarsi un’ora prima rispetto agli orari indicati.
Nella stessa lettera inviata ai soci, c’è allegata la comunicazione di offerte di vendita azioni della Società Val di Zoldo Funivie Spa. Sono quattro i soggetti che intendono alienare azioni a titolo oneroso con trasferimento e pagamento a mezzo bonifico bancario: Alpenbau, 27875 azioni con il prezzo unitario di 0,35 euro; Angelo Lazzaris con 2000 azioni al prezzo di 0,40 euro; Liliana Pezzè con 4mila azioni al prezzo di 0,35 euro; Giovanni Rumac con 9000 azioni al corrispettivo di 1,25 euro. Ai destinatari ed ai titolari di prelazione per l’esercizio di tale diritto viene spiegato che devono inviare apposita dichiarazione a mezzo lettera raccomandata A.R. all’indirizzo della Società. Il termine, perentorio, è il trentesimo giorno successivo alla ricezione della raccomandata. Al fine di agevolare l’esercizio del diritto spettante è possibile ritirare apposito modulo nella sede sociale.
Mario Agostini
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