Val Comelico, nuovo itinerario turistico realizzato dagli studenti
Scuole Outdoor in Rete, Comuni e associazioni hanno presentato il tragitto di 18 chilometri tra Dosoledo, Padola, Danta, Gera, Candide e Casamazzagno

Un nuovo itinerario turistico realizzato dagli studenti che si sviluppa per quasi 18 chilometri nella parte alta della val Comelico collegando le frazioni di Dosoledo, Padola, Danta, Gera, Candide e Casamazzagno.
L’itinerario è stato presentato in municipio a Comelico Superiore con il sindaco Marco Staunovo Polacco e la vice Marta Bramezza, il sindaco di Danta Thomas Menia Corbanese, il sindaco di San Nicolò di Comelico Davide de Rigo Cromaro, assieme ad Elvia Zandonella, presidente del Museo Algudnei di Dosoledo, e i rappresentanti di Scuole Outdoor in Rete, i professori Pier Paolo Traversari e Gianluigi Boccalon e Rosanna Quandel.
Il professor Traversari, coordinatore di Scuole Outdoor in Rete, su invito del sindaco Staunovo Polacco, ha spiegato come l’itinerario, che verrà inaugurato nel prossimo giugno, sia frutto di una convenzione tra Scuole Outdoor in Rete ed i Comuni di Comelico Superiore, Danta e San Nicolò di Comelico, le diverse Regole del Comelico, il Museo Algudnei, ed altri enti e associazioni presenti nel Comelico (come gruppi Ana del Comelico, sezione Cai Comelico, Asd Spiquy) con la quale i soggetti firmatari si impegnano a promuovere il Comelico quale Centro europeo di service learning sostenendo le scuole nel loro impegno verso il territorio con azioni messe in atto ogni anno. Negli anni vi è stato anche il patrocinio della Regione.
Gli istituti scolastici secondari di primo e secondo grado, del Veneto e di altre regioni, grazie a questa convenzione, partecipano con campus di lavoro settimanali utilizzando una metodologia particolare, definita dalla stessa Rete come outdoor education, diffondendo così, anche con gemellaggi con classi europee, un modello di buone pratiche che trova nel service learning un chiaro esempio di una più incisiva tutela e salvaguardia dell’ambiente da parte delle giovani generazioni.
Il nuovo itinerario propone un più logico collegamento sentieristico tra i paesi di Padola, Danta, Gera, Candide, Casamazzagno e Dosoledo e potendo questi paesi essere raggiunti con bus di linea aggiunge un plusvalore ad un turismo lento e sostenibile che permette così di entrare “in punta di piedi” in queste frazioni che racchiudono tradizioni e storia che spaziano dalle Regole alla Serenissima fino alla Prima Guerra Mondiale e al buon governo del territorio dei giorni nostri. Il tracciato è lungo quasi 18 Km e con un dislivello modesto, che lo rende fruibile a famiglie o a turisti non allenati proprio perché può essere scomposto in tratti più corti collegati e raggiungibili con mezzi pubblici.
Il sindaco di Danta, Menia Corbanese, ha sottolineato di ritenere l’iniziativa una opportunità di arricchimento culturale e sociale per la comunità del Comelico in quanto questa presenza di studenti, in periodo di bassa stagionalità e collocata all’interno del paese, dà vitalità ai paesi stessi. Ha proposto di valorizzare un tratto di questo itinerario con l’esposizione delle poesie di un poeta di Danta e richiamare, con modalità da studiare, il ricordo di Pier Giorgio Frassati, a 100 anni dalla morte.
Per il sindaco di Comelico Superiore questo centro di service learning in Comelico è una sfida per tutta la comunità comelicese che apre le porte ai giovani per conoscere la realtà della vita in montagna e rendere meno solo il Comelico. Anzi si augura che nasca anche un coinvolgimento della scuola superiore di Santo Stefano con le scuole della Rete per uno scambio interessante tra giovani di montagna e giovani di pianura.
I docenti Traversari e Boccalon e la collaboratrice della Rete Rosanna Quandel hanno spiegato come spiegano come gli oltre 1000 studenti in questi tre anni, nei mesi di maggio e ottobre, hanno lavorato manualmente nel recupero di questo itinerario, reso in parte inagibile dal Vaia, e come, assieme alla comunità comelicese che ne ha condiviso il progetto “Una scuola per le Dolomiti”, si sia riusciti a raggiungere questo risultato.
Dal 2019 le classi hanno provveduto alla manutenzione del troi dei mestieri o alla pulizia dei boschi per poi passare al recupero del sentiero Gera-Candide e ora a quello (in corso di perfezionamento) Danta – Gera.
Le stesse classi si sono impegnate con lavori propri del loro indirizzo di studi, a rispondere ai bisogni del territorio, come ad esempio è stato per il rilievo della piazza di Padola, o la progettazione di App per il sentiero dei Mestieri e dei Bacani, oppure in supporto al Comune di Comelico Superiore o lo studio dell’inquinamento luminoso di Dosoledo, ed altri ancora. Veri campus di lavoro in cui il servizio di valorizzazione di un territorio si interseca con l’apprendimento scolastico che ricade poi, positivamente nell’iter di studi di ciascun studente rendendolo più motivante e arricchente, in base ai propri talenti e in vista di una professionalità futura.
Dal 2004 Scuole Outdoor in Rete, che comprende scuole medie e superiori di Veneto, Toscana, Friuli e Lombardia e ha come capofila pro tempore il collegio Pio X di Treviso, ha sviluppato una linea pedagogica che pone al centro dell’azione educativa lo studente in un quadro di service learning.
In Comelico, dall’8 maggio e per tutto il mese le classi provvederanno a definire l’itinerario per la sua prossima inaugurazione prevista per il primo giugno.
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