Urologia, Xausa primario e arriverà un rinforzo

L’attuale organico è sottodimensionato con 4.500 visite eseguite ogni anno La nomina fatta dall’Usl 2 al termine del concorso con sette candidati
Di Laura Milano

FELTRE. Daniele Xausa è primario di urologia. Si tratta del primo direttore di una unità operativa che, con le schede sociosanitarie regionali del 2012, è diventata reparto autonomo. Xausa ha vinto brillantemente il concorso fra sette candidati, in virtù di un curriculum di prestigio sia dal punto di vista dell'esperienza manageriale (è responsabile nonché organizzatore del servizio di urologia al Santa Maria del Prato quando il primario di chirurgia era Moschini), che della ricerca scientifica (ha pubblicato ottanta studi di branca). E soprattutto ha all'attivo un'intensa operatività chirurgica: dal 1979 (quando era all'Usl di Bassano) ad oggi, ha effettuato, in collaborazione d'équipe, 12.337 interventi.

Il primario Xausa, fra le altre cose, si è segnalato nel territorio per i contributi formativi estesi ai medici di medicina generale, come docente per la gestione del paziente con disfunzione erettile o per l'ipertrofia prostatica. Ha collaborato peraltro con il consultorio familiare, realizzando un blog per “Nuvole in viaggio” sulla prevenzione di patologie adolescenziali di tipo urologico.

Il reparto di urologia da anni, da quando cioè era ancora servizio dipendente da chirurgia generale, deve far fronte a un pluslavoro che coinvolge tre soli urologi in organico, Roberto Bertoldin e Giuseppe Coschigliano più il responsabile Daniele Xausa, ai quali viene affidata la gestione di 4.500 visite di media con interventi di vario tipo al seguito. La nomina di un primario per un reparto autonomo permette dunque di trovare e gestire risorse per una completa programmazione d'équipe.

Dalla direzione dell'Usl è infatti stata inoltrata richiesta di assunzione di un urologo a tempo indeterminato. Partendo dal presupposto che a tutt’oggi «l'organico medico di urologia è costituito da un responsabile (da ieri primario) e da soli due dirigenti medici», si dice dall'Usl , «che ha garantito sino ad ora, con un elevato numero di ore di lavoro aggiuntivo, la regolare funzionalità della struttura e l’indispensabile espletamento dei compiti istituzionali. L’attività garantita da tale organico è molto elevata e crescente nel tempo; in particolare gli specialisti garantiscono due sale operatorie la settimana e altrettante in Day Surgery con orari sempre crescenti di attività. L’attività di ricovero ordinario, day surgery e ambulatoriale è tipica di realtà con organici ben più elevati». Questa è la premessa per cui la direzione sanitaria ha rappresentato la necessità di procedere urgentemente all’assunzione del dirigente medico in quanto oltre a rispondere alle obiettive esigenze organizzative e di servizio della struttura, costituisce una integrazione all’organico della dirigenza medica indispensabile anche ai fini dell’adeguamento dei turni, dei piani e degli orari.

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