Un’inchiesta contro ignoti a Villa di Villa

MEL. Spari a Villa di Villa. La procura della Repubblica di Belluno ha aperto un’inchiesta per minacce con l’aggravante dell’uso di armi e spari in luogo pubblico per l’episodio dello scorso 29 dicembre. Non si conosce ancora con precisione chi possa aver colpito con quattro colpi di pistola il suv Chevrolet di colore grigio di proprietà di S.V., ma le indagini sono in corso a cura dei carabinieri della compagnia di Feltre e della vicina stazione di Mel. In fondo, è passata poco più di una settimana da quella notte ed è ancora presto per sbottonarsi.
Nella solitamente tranquilla frazione di Mel, stanno cominciando a girare delle voci sul possibile movente della sparatoria, ma sono tutte da verificare, per cui non è nemmeno il caso di dare loro troppo risalto. Mancano certezze e, in un primo momento, alcuni residenti avevano anche detto di non aver sentito niente. Non si sa se per l’uso del silenziatore o semplicemente per il sonno pesante. L’unica ragionevole sicurezza è che si tratta di un gesto intenzionale, compiuto presumibilmente tra le 4 e le 7 del mattino. Questa la fascia oraria presa in esame dagli investigatori per i vetri rotti e i segni sulla carrozzeria trovati poche ore dopo dalla donna. Non sta in piedi l’ipotesi del cacciatore di passaggio, al di là dell’orario possibile e nemmeno quella della bravata. Ad ogni modo, non si tralascia alcun dettaglio, che possa portare a una svolta.
Il sindaco Stefano Cesa si sta facendo più o meno le stesse domande, ma non ha ancora una risposta. Perché è successo qualcosa di così grave, lungo quella stradina, che collega piazza Indipendenza a piazza San Nicolò, dove c’è la chiesa parrocchiale? «Non ci sono novità, almeno che io sappia», allarga le braccia il primo cittadino, «rimane inteso che si tratta di un episodio inquietante, anche perché da queste parti non siamo proprio abituati a fare i conti con le armi da fuoco. Confido nel lavoro della procura e dei carabinieri impegnati nelle indagini. Credo sia ancora presto per dire qualcosa di preciso e personalmente non so proprio cosa potrebbe aver scatenato una sparatoria contro una macchina parcheggiata come chissà quante altre volte, in una frazione tranquilla. Conosco sia la donna che il suo compagno e mi sembra strano che abbiamo potuto subire un gesto obiettivamente allarmante».
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