Una vittima sotto la slavina bellunese rinviato a giudizio

madesimo (sondrio). Rinviato a giudizio per la morte di uno snowboarder travolto da una slavina a Madesimo (Sondrio) nel 2016. Il bellunese Marco Garbin, che all’epoca dei fatti era direttore tecnico della ski-area Valchiavenna, è accusato dalla Procura di Sondrio di omicidio colposo. Con lui è stato rinviato a giudizio anche Gualtiero Colzada di Novate Mezzola, soccorritore nella stessa area sciabile. Guida alpina esperta e maestro di sci, Garbin anni fa era stato anche direttore della ski-area Civetta.
Il 13 febbraio 2016 a Madesimo si staccò una slavina. Paride Cariboni, 34 anni, erede di una nota famiglia di imprenditori edili di Colico (Lecco), venne travolto mentre faceva snowboard insieme a due amici. La slavina colse di sorpresa i tre, che si trovavano sul “Canalone”, itinerario in fuoripista del comprensorio sciistico, come si legge nel sito internet della ski-area. Per Paride Cariboni, 34 anni, non ci fu nulla da fare: secondo gli accertamenti medici, morì per asfissia, sepolto dalla neve. L’uomo non aveva utilizzato l’apparecchiatura di sicurezza Artva, necessaria a garantire un immediato intervento dei soccorritori. I due amici che erano con lui sono usciti illesi dall’incidente.
La Procura di Sondrio aveva aperto un fascicolo di indagine e giovedì mattina il giudice per le udienze preliminari ha rinviato a giudizio Garbin e Colzada. L’accusa per entrambi è di omicidio colposo, commesso, secondo gli inquirenti, con lo sciatore stesso.
Secondo il Pubblico ministero che ha coordinato le indagini, ci sarebbe anche un errore umano dietro all’incidente. L’accusa è che nella decisione di aprire gli impianti, la mattina del 13 febbraio 2016, non si sia tenuto conto di alcuni fattori. Come lo stato della neve: secondo quanto ha ricostruito la Procura di Sondrio, nei giorni precedenti la slavina aveva nevicato intensamente e il manto nevoso non si era assestato. Il bollettino nivometeo emesso dal’Arpa della Lombardia, inoltre, pare avesse segnalato la possibilità di distacchi di lastroni di neve, e avesse evidenziato un pericolo valanghe di grado 3 su una scala in cui 5 è il massimo. Il processo inizierà in aprile. —
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