Una tempesta si scatena su Ilenia Rento

Il manifesto elettorale della candidata della Lega nord ha suscitato reazioni negative o perplesse anche nel suo movimento



Tempesta contro Ilenia Rento, candidata della Lega alle Europee. Sotto processo il sorriso suo e di chi l’abbraccia nel manifesto elettorale, Matteo Salvini, incorniciati nella drammatica icona della tempesta Vaia, la diga di tronchi schiantati ammassati nella diga sul Piave. Ai più è apparsa una “vergognosa strumentalizzazione”, come si può leggere in numerosi social.

Al fotomontaggio, infatti, è associato il motto della campagna elettorale, “Scateniamo la tempesta”. La candidata dice che nelle riproduzioni del manifesto è stato censurato il secondo messaggio che completa il primo: “Aiutaci a portare la voce della montagna in Europa”. Ma, tant’è.

Ha sparato per primo uno dei suoi diretti concorrenti, Remo Sernagiotto, di Fdi. «Sì, l’inquisito» ha subito ironizzato qualcuno nel Carroccio bellunese. Il fatto è, però, che a parte le numerose reazioni di parte politica contro Ilenia, neppure nel suo partito tutti hanno compreso la “metafora della tempesta”, come Rento l’ha definita. Anzi, c’è chi si chiede perché la bozza di manifesto, che pur dovrebbe passare per il federale a Milano, non sia stata stoppata.

«I social stravolgono qualsiasi messaggio» si scusa il commissario della Lega di Belluno, Giampiero Possamai, «perché Ilenia voleva significare che, come stiamo risorgendo da Vaia, analogo dev’essere l’impegno perché l’Ue ascolti il grido d’allarme delle terre alte». Certo, Possamai non avrebbe utilizzato l’immagine della “diga di schianti”.

Neppure probabilmente Luca Zaia, il governatore, che ieri ha commentato: «Le polemiche elettorali le lascio agli altri. Noi siamo determinati a portare avanti i fatti. I fatti della ricostruzione».

Ilenia Rento ha 40 anni, abita a Pedavena, è laureata in ingegneria ambientale a Trento e fa l’insegnante di fisica. La presidenza dell’Ater è il suo unico impegno politica. Sono stati Salvini stesso, e i suoi collaboratori, a lanciarla in gara. Insieme agli altri candidati, Rento è stata fotografata insieme a Salvini su fondo neutro, per poi completare il manifesto elettorale. Numerosi gli incontri che in sede bellunese sono stati fatti al riguardo. Erano stati suggeriti anche alcuni slogan ben diversi dalla tempesta. «Cambiare l’Europa per far rinascere la montagna» era un suggerimento. Alla candidata era stato proposto di utilizzare per sfondo un contesto ambientale riconoscibile della provincia. Tipo qualche cima dolomitica. Ma i suoi collaboratori hanno optato per un’immagine simbolo della tempesta, quella appunto della diga di piante, perché la candidata, per farsi conoscere, avrebbe dovuto fare il botto. E il colpo c’è stato, ma l’esplosione ha comportato una deflagrazione.

«La foto che ha utilizzato per la sua campagna elettorale è una vergogna. Le ricordo che sono morte delle persone in questa tragedia» si rimprovera via web alla candidata. «È come se qualche babbeo francese posasse dietro Notre Dame e lo slogan recitasse: “incendiamo questo paese”» esemplifica un altro commento.

«Questa foto mi ha fatto male nonostante non sia stata colpita nelle sostanze e negli affetti dalla tempesta Vaia, testimonia una bellunese. «Nei fatti la tempesta ha portato solo danni e disastri. È quello che promette di fare per la montagna in Europa? Devastazione? Non troppo furba come iperbole. .. Scelta deprecabile, ricorderanno il suo nome per non scriverlo come preferenza». —



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