Una palestra naturale ai piedi della Schiara

BELLUNO. Il futuro sta nel turismo sostenibile. E la valle dell’Ardo è il punto di partenza per cominciare a “sfruttare” veramente il marchio Dolomiti Unesco.
Ne sono convinti la sezione bellunese del Cai, il Comitato frazionale di Bolzano Bellunese e Vezzano, Comune e Comunità montana. Tanto che hanno deciso di arricchire l’offerta della frazione ai piedi della Schiara con una palestra naturale di arrampicata in località Case Bortot. L’inaugurazione si terrà oggi alle 10, con qualsiasi condizione meteo.
Il ritrovo è alle 9 a Pra de Luni, da dove partiranno le navette. La palestra di roccia sulla Schiara è frutto di un lavoro che ha visto in primis realizzare la pulitura di tutta la falesia (grazie all’impegno dei volontari Gigi Zampieri e Ruggero Da Rold), seguita dalla chiodatura, di cui si sono occupate le Guide Alpine Val di Zoldo.
Il costo complessivo è stato di circa 5 mila euro. Tanto il lavoro dei volontari. Tutte le attrezzatura sono state fornite da “Tutto Sport” di Longarone. «Non si tratta di una palestra per arrampicate estreme», precisano Sergio Rech, presidente del Comitato frazionale, e Alessandro Farinazzo, alla guida del Cai di Belluno, «ma è alla portata di quasi tutti. Vuole essere una parete per l'allenamento e la didattica, anche per ospitare corsi rivolti ai ragazzi, dando quindi un primo approccio».
Non a caso all’inaugurazione di oggi saranno presenti anche alcuni bambini delle scuole. «Tra l’altro è da poco terminato un corso di aggiornamento organizzato dal Cai a livello nazionale per gli insegnanti di educazione fisica», sottolinea Orlando Dal Farra, presidente della Comunità montana. «Poter in futuro ospitare sul territorio chi partecipa a corsi di questo tipo è importante. Questa nuova palestra è inoltre un’opportunità da cogliere per coinvolgere il mondo della scuola». E, ovviamente, c’è un risvolto turistico. «Il progetto rientra in pieno nel nostro piano di politica turistica», evidenzia l’assessore al turismo di Belluno Valerio Tabacchi, «che ha l’obiettivo di valorizzare non solo il centro città, ma anche le frazioni. Bolzano Bellunese è una perla del territorio e punto da cui molti turisti possono accedere alla città».
I piedi della Schiara vedono infatti il passaggio degli escursionisti della Monaco-Venezia, quelli dell’Alta Via e turisti che arrivano dall’Est. Tutti amanti della montagna che possono diventare frequentatori dei territori della provincia. «La palestra rappresenta un ulteriore tassello per lo sviluppo della Valle dell’Ardo», aggiunge Farinazzo, «dopo il Bus del Buson, messo in sicurezza grazie al Parco delle Dolomiti Bellunesi, e dopo il progetto “I Borghi della Schiara”. Confrontandomi con altre sezioni del Cai, siamo arrivati a calcolare che c’è un potenziale di circa un milione e mezzo di turisti che scelgono la montagna e le vacanze sostenibili. E Dolomiti Unesco, se ben usato, è un’opportunità straordinaria, perché permette di far arrivare qui persone da tutto il mondo».
Non a caso, quando avverrà il posizionamento dei cartelli che indicano la zona Unesco, per Belluno si è pensato proprio a Case Bortot, «visto anche che è stata la Schiara a permetterci di ottenere il riconoscimento. Possiamo dire la nostra in materia di turismo sportivo», mette in risalto Tabacchi. «Come amministrazione ci prendiamo il gravoso impegno di far sì che l’area alle porte di Belluno sia valorizzata con manutenzioni di tipo ambientale».
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi