Una folla a Seren per il festival delle birre artigianali

Apprezzati i laboratori per appassionati e addetti ai lavori. Rech: «Lo rifaremo, come prima edizione siamo soddisfatti»

SEREN DEL GRAPPA. Il venerdì sera è servito per scaldare i motori, poi il pieno di sabato sera e un’ottima domenica. Il “Beer festival” ha centrato il bersaglio. Buona la prima, anche se con la consapevolezza di dovere effettuare alcuni aggiustamenti in vista della prossima edizione.

Perché un dato certo è che il festival delle birre artigianali tornerà nel capannone della pro loco a Rasai anche nel 2019. Perché la manifestazione ha riscosso un buon successo premiando lo sforzo dei volontari coordinati di Maura Rech di organizzare un evento che non fosse la classica festa della birra dove semplicemente si contano i fusti di birra consumati. Nei tre giorni del Beer festival il pubblico ha potuto apprezzare una scelta di cinquanta birre alla spina, tutte diverse una dall’altra proposte da otto microbirrifici locali e non, magari da abbinare a uno dei piatti offerti dalla rinomata cucina della pro loco.

In campo BioNoc’(Fiera di Primiero), Birrificio di Quero, Lucky Brews (Vicenza), Muttnik (Milano), L’artigianale del Grillo (Comelico), Manto Bianco (Quarto d’Altino), La Ru (Cornuda) e Casa Veccia (Camalò). Da chi sta muovendo i primi passi a chi ha già vinto premi anche a livello internazionale, il panorama è stato variegato e ha potuto soddisfare anche i gusti più esigenti. Presente anche “Il culto di Ninkasi” il primo beer shop della provincia.

«Sapevamo che alla prima edizione non potevano avere subito lo stesso successo delle rassegne dedicate alle birre artigianali, che hanno una loro storia, ma l’afflusso di tante persone al sabato sera e la domenica per il pranzo ci confortano», afferma la presidente della pro loco, Maura Rech. Il punto premiante del festival di Rasai è stata la qualità delle birre e le attività collegate e dirette ad appassionati e addetti ai lavori. «I laboratori a pagamento hanno tutti registrato una buona partecipazione, tra i dieci e i venti partecipanti. Un risultato positivo».

Proprio ieri le attività sono state rivolte al pubblico più vasto proponendo sia la cotta pubblica, sia due laboratori gratuiti sull’homebrewing, ovvero la produzione di birra fatta in casa. Sabato, invece, uno dei laboratori aveva coinvolto “La strada dei formaggi” in un percorso in cui sono stati creati abbinamenti ad hoc in base alla stagionatura dei formaggi stessi.

Ad aprire il fine settimana era stata la cena degustazione a numero chiuso con abbinamenti tra diverse pietanze e birre con l’esperto Simone Cantoni. Poi il sabato che ha visto animarsi davvero il festival con il pomeriggio riempito dai concorrenti della Transcimetta Trail, che si è rivelato un evento azzeccato per gli specialisti di questo tipo di competizione, mentre la sera è toccato ai tavoli della ristorazione affollati da gruppi e famiglie per la cena seguita poi dal concerto dei Travel Size.

Apprezzato il lavoro svolto dai volontari che nei tre giorni si sono alternati tra cucina, distribuzione dei pasti e chiosco. Nel menù oltre ad alcuni primi piatti, anche gulasch, stinco e altre specialità. «Come prima edizione siamo soddisfatti. Abbiamo voluto creare un evento nuovo, che nel Feltrino ancora non c’era e il pubblico ci ha premiati», chiosa la presidente Rech che già pensa alla passeggiata da Seren a San Siro del prossimo fine settimana con possibilità di pranzare al casel di Stalle. Chi è interessato al pranzo può prenotare al numero 329/1154504.

Roberto Curto

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