Una corona alla lapide in mezzo al bosco

BELLUNO. Una semplice lapide in mezzo al bosco. Una croce e la scritta: "A perenne ricordo del tragico 11.3.1967". E i nomi dei due piloti e dei due passeggeri dell’aereo caduto l’11 marzo 1967 sulle pendici del Col Visentin, ingoiato quel giorno da una impenetrabile nebbia. Il velivolo Aeralpi, proveniente da Venezia, era diretto a Cortina.
La Pro Loco di Fadalto ha organizzato ieri un mesto pellegrinaggio, in testa Giampietro Paier, che quella mattina di 50 anni fa si arrampicò con gli anziani di Sella Fadalto fino a Colcanin, per prestare i soccorsi. Il corteo è salito lungo una mulattiera, portando una corona d’alloro con un nastro tricolore. Molto semplice, ma intensa, la cerimonia. È stata letta la poesia di un pilota. Paier ha raccontato quell’incubo che "non dimenticherò mai". Alcune donne presenti hanno invitato a recitare il requiem ed un’Avemaria. Silenzio e commozione tra le piante spoglie, sotto un cielo azzurro, baciato da un sole accecante. «Quell’11 marzo di 50 anni fa, invece - ha raccontato Paier - la nebbia catturava tutto il Fadalto. Io avevo 16 anni ma ricordo bene, anche 50 anni dopo, quel rumore assordante poco sopra il paese, prima sul versante del Cansiglio, poi del Visentin e, ad un certo momento, il crac (proprio così) dell’impatto con la montagna. Non si vedeva ma gli anziani del paese subito realizzarono che al velivolo era accaduto un incidente».
La corsa verso l'alto, tre quarti d'ora lungo il bosco e poi lo spettacolo di morte, di distruzione. Uno dei passeggeri, che gridava per il dolore alla gamba fracassata, venne portato a spalla giù alla Sella. I morti con le slitte da legna.
A margine del breve rito di ieri, altri ricordi ancora, come quelli della Commissione d'inchiesta che alloggiò per giorni in un albergo di Sella Fadalto lasciando i conti in sospeso, pagati molto tempo dopo e solo in misura parziale. Se Paier, pilota sportivo cresciuto a Belluno, ha auspicato che possano riprendere i voli da Venezia per Cortina, Gianni dal Tio, ambientalista del Comitato Fadalto, anche lui presente ieri al Colcanin ha sostenuto esattamente il contrario, ricordando che la nebbia intorno al Visentin è un fenomeno importante e molto frequente. Sta di fatto che l'aeroporto di Cortina dovrebbe riprendere l'attività entro la fine del prossimo anno.
Proprio nei giorni scorsi, infatti, è stato depositato in municipio a Cortina lo studio d'impatto ambientale. (fdm)
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