«Una banca che aiuta il territorio»

Intervista a Luciano Bernardi, il presidente della Cassa Rurale di Cortina
Luciano Bernardi, presidente della Cassa Rurale di Cortina; a destra la sede centrale in corso Italia dello storico istituto di credito
Luciano Bernardi, presidente della Cassa Rurale di Cortina; a destra la sede centrale in corso Italia dello storico istituto di credito
 CORTINA.
In montagna, si sa, più che la velocità conta il passo. E anche la "Cassa Rurale e Artigiana di Cortina d'Ampezzo e delle Dolomiti/Credito Cooperativo" per crescere ha adottato il passo del montanaro: andatura costante, senza strappi. Da 115 anni.  «E' proprio la nostra realtà e la nostra storia che ci hanno posto al riparo dalle tentazioni», spiega il presidente Luciano Bernardi. «Quando le altre banche correvano, sull'onda ad esempio del boom dell'edilizia o di operazioni prettamente speculative, a noi rimproveravano di crescere poco. Senza considerare, forse, che la provincia di Belluno, insieme a quella di Rovigo, non ha un tessuto imprenditoriale paragonabile al resto del Veneto. Oggi però la nostra strategia improntata alla prudenza paga e ci pone al riparo dai rovesci che altri stanno scontando».  Unica banca ad avere la propria sede in provincia di Belluno, la Cra Cortina ha radici profonde che risalgono al 1894 e un solido patrimonio di oltre 50 milioni. Ogni anno distribuisce 300.000 euro ad associazioni ed enti per attività e manifestazioni di pubblica utilità.  «Sì, questo è un aspetto che mi piace sottolineare. Siamo con il territorio e ne accompagnamo lo sviluppo, così come ne misuriamo talora la crisi, che può avere riflessi anche sul nostro utile (932.000 euro a fine giugno, -19,69% sui dodici mesi precedenti, ndr), ma che affrontiamo serenamente con la solidità del nostro patrimonio e della nostra storia», spiega Bernardi. «Compiuti i cento anni di vita abbiamo sentito la necessità di allargare il nostro raggio d'azione e di andare oltre Cortina, che rappresenta ancora oggi comunque il 60% del nostro volume di affari. Ma lo abbiamo fatto senza cambiare il nostro modo di essere».  Ecco dunque, nel 1996, la fusione della Banca di Credito Cooperativo delle Dolomiti - Rocca Pietore, fondata nel 1983, e l'adozione dell'attuale denominazione. Poi in successione l'apertura della filiale di Alleghe (1997), quella di Pian da Lago, nella zona artigianale di Cortina (1999); Pecol di Zoldo Alto (2000); Pieve di Cadore (2004), in occasione dei 110 anni dalla fondazione; ed infine Ponte nelle Alpi (nel 2007). Con 8 sportelli operativi, la Cra Cortina ha raggiunto la dimensione ottimale.  «Considerato che il nostro obiettivo è sempre stato quello di garantire un supporto operativo forte all'economia locale, penso proprio che dobbiamo essere molto orgogliosi di avere mantenuto qui a Cortina l'unica banca con sede nella provincia di Belluno. Al momento poi non abbiamo obiettivi di ulteriori aperture: valuteremo la questione comunque nel prossimo piano strategico 2012-2014».  70 dipendenti, 2.550 soci (che aumentano di giorno in giorno), la Cra di Cortina è diretta dal 1995 da Franco Alverà e ha chiuso il primo semestre del 2010 con impieghi in crescita del 6,85%, a 267 milioni di euro e con una raccolta a 288 milioni di euro (-0,27%). I suoi finanziamenti vanno per il 37% alle famiglie e per il 63% al settore produttivo, così suddiviso per settori di attività: 58% servizi (alberghi, commercio, impianti a fune, altro), 21% costruzioni, 19% industria, 2% agricoltura.  «Il nostro è un territorio molto particolare, perché la montagna fa fatica a crescere», conclude Bernardi, un presidente attivo anche nel Cai, nel Soccorso Alpino, nel coro, nonché appassionato sciatore. «Il nostro auspicio, al di là di Cortina che ovviamente fa storia a sé, è che si riesca a fare sistema, ad aiutare tutti insieme il Cadore, nel quale fortemente abbiamo voluto essere presenti, a sviluppare le potenzialità che pure esistono. E in questo senso riteniamo che i principi della mutualità, propri del Credito Cooperativo, possano e sappiano dare un contributo importante».  

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