Un telefonino fantasma pagato con due bonifici ma l’imputato è assolto

SAN NICOlò COMELICO
Mai visto l’iPhone 8: buttati via 675 euro. Nel ruolo del tribunale, c’era ieri una delle tante presunte truffe consumate attraverso un’inserzione in internet. Ma, a differenza della stragrande maggioranza degli altri casi, stavolta c’è scappata un’assoluzione per l’imputato Lucio Vanini. L’uomo è stato scagionato dal giudice Zantedeschi per l’insufficienza o la contradditorietà della prova. Il fatto non sussiste e sarà interessante leggere le motivazioni della sentenza. È una delle soluzioni che aveva prospettato il difensore Liuba D’Agostini; peraltro già il pubblico ministero titolare del fascicolo Gallego aveva chiesto l’archiviazione. Vanini era finito in tribunale con l’imputazione coatta ordinata dal gip Scolozzi e il rischio era quello di rimediare una condanna a sette mesi di reclusione e a 400 euro di multa.
Il cliente è un comeliano, che aveva trovato il cellulare di ultima generazione preferito sul sito e-bay. Il dispositivo era stato messo in vendita da un determinato negozio a un prezzo senz’altro interessante, rispetto a quello ufficiale. Senza perdere tempo, l’uomo ha seguito le istruzioni riportate sull’annuncio. In questo caso, non bisognava provvedere alla classica ricarica su una carta Postepay, ma effettuare due bonifici bancari. I soldi sono stati senz’altro incassati, a quel punto è cominciata una lunga attesa del telefono, che si è conclusa con la perdita della pazienza e una querela presentata ai carabinieri.
Le indagini hanno portato al veronese Vanini, ma la Procura non era convinta che il colpevole fosse davvero lui e il giudice l’ha confermato con l’assoluzione. —
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