Un sindaco dalla “bassa” per Selva Peretti pronto a sfidare il quorum

L’annuncio
«Selva ha bisogno di essere amministrata. La frequento da cinquant’anni e ora mi candido a sindaco». Lo annuncia Adriano Peretti, di San Donà di Piave, gestore dell’hotel Lorenzini a Pescul di Selva. Una notizia che arriva a sorpresa, il giorno dopo che l’ex sindaco Silvia Cestaro (oggi consigliere regionale) aveva stigmatizzato il silenzio in merito alle elezioni comunali del 3 e 4 ottobre, invitando la gente del posto a mettersi una mano sulla coscienza e a costruire una squadra. A rompere tale silenzio, confermato dalla gente in paese, e ad andare a sfidare il quorum è oggi Adriano Peretti. Un nome conosciuto a Selva, dove da cinque anni gestisce l’hotel Lorenzini di proprietà dell’omonima famiglia. «Conosco la Val Fiorentina da cinquant’anni», dice Peretti, «Selva ora ha un commissario; ma questa figura, che fa solo l’ordinaria amministrazione, non può restare a lungo. Avendo attività in paese ho colto anch’io il silenzio che regnava in vista delle prossime elezioni, e mi sono detto che non ci possiamo permettere un vuoto amministrativo. Ecco perché ho contattato sia alcune persone locali e sia altre proprietarie di seconde case per costruire una lista e candidarci a guidare il paese per i prossimi cinque anni». Peretti promette che nel giro di poco tempo sarà in grado di presentare sia i candidati consiglieri e sia il programma. «Sto comunque chiudendo», dice, «posso assicurare che, in particolare fra i proprietari di seconde case, ci sono significative esperienze maturate all’interno degli enti pubblici. Io stesso sono stato candidato sindaco nel mio paese, San Donà di Piave, nel 2018». Alla fine aveva appoggiato un’altra lista di centro-destra uscita sconfitta dalle elezioni vinte dal centro-sinistra. Ma, oltre alla politica, Peretti ha operato in varie associazioni socio-economiche. Laureato in Scienze della formazione, ha lavorato molti anni nel sociale e per cinque è stato rappresentante del Privato Sociale dell’Usl 10 Veneto orientale nella Conferenza dei sindaci. È stato presidente della Cooperativa sociale “La Traccia” oltre che di Apindustria per il mandamento di San Donà. Oggi è presidente di “Rete Veneto eccellenze” nel Veneto orientale e responsabile nel Bellunese. «Non so se gli elettori di Selva preferiscano un commissario o un sindaco che viene da fuori», conclude, « io però so di cosa ha bisogno il paese, so che i cittadini hanno bisogno di risposte. Non voglio fare cose fantasiose, ma solo mettermi a disposizione. C’erano stati contatti con Cestaro e francamente mi aspettavo che trovasse una soluzione, ma così non è stato». —
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