Un secolo fa nasceva il papà di Linus, il feltrino Debus omaggia il maestro
Uscirà in agosto negli Stati Uniti un volume a fumetti di 440 pagine che ripercorre la vita di Charles Schultz

La matita di un giovane feltrino celebra il centenario della nascita del creatore dei Peanuts, Charles Schulz, che ha dato vita ai personaggi di una delle strisce a fumetti più famose al mondo, in particolare Charlie Brown, Snoopy, Linus. Uscirà in agosto negli Stati Uniti un libro a fumetti realizzato dal feltrino Luca Debus insieme a Francesco Matteuzzi. Si tratta della biografia “Funny things: a comic strip biography of Charles M. Schulz”, un omaggio tenero all’uomo che ha creato tutta la banda dei Peanuts, realizzata nel suo stile. Il volume avrà 440 pagine in formato 21 per 16,5 centimetri.
L’omaggio
«Chiunque mi conosca sa che Charles Schulz è da sempre il mio più grande eroe», racconta Luca Debus. «Fin da piccolo andavo a scuola con i suoi personaggi sui miei diari, sui miei quaderni e sulle mie magliette». Charles Schulz, nel corso dei 50 anni di pubblicazione dei Peanuts, ha riversato nella striscia molte delle sue emozioni ed esperienze. Ora Luca Debus e Francesco Matteuzzi hanno l’onore di rendere omaggio al maestro raccontando la sua storia con il linguaggio che l’ha reso immortale, la striscia comica. «Il lavoro di Schulz mi ha impattato come nient’altro nella vita. Per queste ragioni, avere la possibilità di raccontare la storia della sua vita e per giunta nel suo paese natale è veramente un sogno diventato realtà», sottolinea il giovane fumettista feltrino.
Il racconto di Funny Things
«In un certo senso, Funny Things racconta tanto la storia di Schulz quanto la mia imperitura passione per lui e i suoi fumetti», aggiunge. «Il libro è ora disponibile in prevendita nel Nord America, e anche attraverso Amazon in Italia». Iniziando dagli ultimi giorni della sua carriera, Funny Things salta avanti e indietro nel tempo per raccontare sia i successi artistici di Schulz che gli episodi personali che lo hanno formato come autore e come essere umano, portandolo infine a essere il fumettista più amato del pianeta.
Dalle domenicali a colori alle quotidiane in bianco e nero, ogni striscia regala sia una risata che un frammento della sua straordinaria biografia. Funny Things, pieno di affetto, fascino e momenti toccanti, inquadra Schulz attraverso le lenti del mondo che lui stesso ha inventato, permettendo di conoscere il genio dietro la coperta.
«Charles Schulz ha detto più volte di non aver mai fatto arte nella sua vita», prosegue il disegnatore e co-sceneggiatore Debus. «Lui riteneva che i fumetti condividessero la natura passeggera dei giornali e che quindi non potessero sopravvivere alla prova del tempo», spiega. «Con questo libro vogliamo dimostrare che si sbagliava. Raccontandone la vita, celebriamo il lascito di quello che è probabilmente il fumettista più importante che sia mai vissuto, cercando di capire la complessa identità sia dell’uomo che dell’artista che ha realizzato Peanuts».
Cosa c’è nel libro
Funny Things commemora la grande storia di Schulz a partire dal momento in cui, da bambino, fu soprannominato Sparky, passando attraverso le tragedie della guerra e delle sue perdite personali, fino al complicato esordio sulle pagine dei fumetti e, infine, al suo lascito come creatore della striscia più amata del mondo, il cui bizzarro protagonista dalla testa rotonda, insieme al suo adorato cagnolino, ha conquistato i cuori e le menti di intere generazioni. «I lettori saranno felici di trovare in Funny Things le ispirazioni e i riferimenti alla vita reale che sono confluiti in Peanuts, come l’amore di Schulz per il baseball, la musica classica, una ragazzina dai capelli rossi e un tenero cane bianco e nero che forse è più saggio delle persone», ha dichiarato Leigh Walton della casa editrice americana Top Shelf. «Ma ci troveranno anche la sua fede religiosa, la sua comprensione della solitudine, la grande ambizione e la sua ricca storia familiare».
La scelta del titolo
«Mentre lavorava alla sua ultima striscia, passando in rassegna 50 anni di personaggi e di situazioni che aveva inserito in Peanuts, Schulz ha riso e ha detto: “Ho davvero disegnato delle cose buffe”». Il co-sceneggiatore Francesco Matteuzzi spiega così a scelta del titolo della biografia. «Quell’espressione Funny Things, “Cose buffe”, mi è rimasta in testa dalla prima volta che l’ho letta, perché è allo stesso tempo una descrizione accurata ma anche un’enorme minimizzazione di quello che ha fatto. Semple e potente, proprio come le strisce che ci ha lasciato e che ameremo per sempre».
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