Un recupero di 200 trote per il Bacino 9

L’operazione sul torrente Veses in pieno centro a Santa Giustina ha chiuso la stagione di pesca

SANTA GIUSTINA. Operazione di prelievo e trasferimento per le numerose trote che popolano il torrente Veses nel centro di Santa Giustina, all'altezza della passerella di piazza all'Angelo. Un “salvataggio” reso necessario per garantire alla fauna ittica del corso d'acqua uno sviluppo armonioso e compatibile. Ci hanno pensato i volontari del Bacino di pesca 9 “la marmorata” ad eseguire l'operazione. Coordinati dal segretario Antonio Doglioni, i pescatori hanno recuperato il pesce puntando soprattutto sugli esemplari con misura superiore ai 25 centimetri così da ridurre la competizione alimentare nei confronti delle classi d'età inferiori. Le trote sono state trasferite in un tratto a monte dello stesso Veses, in una zona di accrescimento dove è vietata la pesca e che funziona come un incubatoio naturale dove le trote più piccole possono crescere indisturbate e protette fino all'età produttiva. Un intervento quanto mai necessario tenuto conto che da un lustro non si era intervenuti per sistemare la situazione.

Il risultato del recupero, al quale hanno assistito anche gli studenti dell'istituto agrario “Della Lucia” di Vellai accompagnati dal professor Casanova, impegnato con loro in una lezione di biologia e vita dei torrenti dolomitici, è stato il trasferimento di circa 200 trote, tra le quali una decina di peso superiore al chilo, campione di giornata un esemplare della misura superiore ai 70 centimetri e vicina ai tre chili di peso. Con la stagione andata in archivio, il bilancio del Bacino 9 è positivo. Nonostante una primavera difficile per le particolari condizioni pluviometriche, l'andamento delle catture è lievemente aumentato così come avviene da tre anni a questa parte. Stabile il numero dei soci, i quali si dicono soddisfatti soprattutto per la naturalità e la qualità della fauna ittica presente nelle acque del bacino e per la rusticità delle catture.

La gestione del Bacino 9 ha mirato alla conservazione della trota marmorata. Nell'ultimo biennio ne sono state immesse 42mila provenienti dall'incubatoio di Tomo. Per favorire i soci e con lo stesso obiettivo di tutelare la trota marmorata, si sono immessi nel 2013, 430 chili di trote iridee pronta cattura, e nei torrenti minori 400 chili di trota fario subadulta e 20mila avannotti di misura 4-6 centimetri. Il direttivo e i volontari del Bacino 9 sono stati molto attivi fin da gennaio nel monitorare e intervenire in tutte quelle situazioni di lavori in alveo. Particolarmente significativi i recuperi legati al cantiere per l'allargamento del ponte di Bribano. L'ultimo impegno dell'anno è previsto per il direttivo il 14 novembre, con le proprie proposte migliorative per l'aggiornamento del piano di gestione del Distretto idrografico delle Alpi orientali in ottemperanza a quanto previsto dalle direttrici della Cee organizzato dall'Autorità di bacino dei fiumi Piave, Isonzo, Tagliamento, Brenta-Bacchiglione.

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