Un libro per costruire scuole

 Sono stati inseriti nel museo elementi architettonici in legno scolpito provenienti da case Kafire, colonne lignee, letti, panche e oggetti d'uso quotidiano. «La peculiarità di questo popolo», spiega Gracis, «è quella di non essere mai stato islamizzato e di aver mantenuto una religione animista e un'autonomia culturale. Pare siano discendenti dei greci di Alessandro Magno».  La stanza dedicata a questa etnia è stata considerata dallo stesso Messner la più importante del museo. L'alpinista alto-atesino ha anche scritto la prefazione del libro "Kandahar, storia di una passione", curato da Susanna da Cortà ed edito da Azienda ProdAction, che ripercorre, attraverso immagini di oggetti, paesaggi, volti di donne, bambini e uomini, etnie oggi quasi scomparse, il cammino che la Kandahar ha intrapreso con passione.  «Ero partito dall'idea di un semplice catalogo fotografico degli articoli della nostra ditta», spiega Gracis, «ma quando ho ricevuto da Messner le pagine scritte di suo pugno, così ricche di apprezzamenti, riflessioni e considerazioni sul mio lavoro di ricerca in Oriente, ho pensato di arricchire il catalogo di storie, fotografie di viaggio, citazioni, pensieri fino a renderlo più un'libro' che un catalogo commerciale».  I proventi della vendita del libro (10 euro a copia), andranno in beneficenza alla Mountain Messner foundation, che sta costruendo scuole nelle zone montane del Pakistan. Si può acquistare in internet nel sito della Kandahar (www.kandahar.it), ed è possibile trovarlo nei cinque Musei di Messner. (s.v.)