Un intero paese ai funerali di Bogo

La scomparsa del sessantenne di Castion ha sconvolto tutta la comunità
Di Martina Reolon
A Castion i funerali di Ivo Bogo
A Castion i funerali di Ivo Bogo

BELLUNO. Una folla di persone per l’ultimo saluto a Ivo Bogo.

Si è tenuto ieri, nella chiesa parrocchiale di Castion, il funerale dell’uomo morto tragicamente sabato scorso durante una semplice escursione nella Valle di San Mamante. E’ caduto dal sentiero, forse sbilanciato da qualche movimento, tra le rocce del torrente Turriga.

E ieri praticamente tutta Castion, ma non solo, si è stretta attorno al dolore dei familiari di Bogo, in particolare della mamma Antonia, della moglie Antonella, dei figli Andrea e Stefano e della sorella.

Tanti gli amici e anche i colleghi che lo avevano conosciuto per motivi di lavoro. Persone di tutte le età.

«La scomparsa improvvisa di Ivo ha portato sgomento nel Castionese, ma anche fuori», ha detto don Ottorino Pierobon durante l’omelia, ricordando come Bogo si fosse fatto apprezzare per le proprie qualità sia nei rapporti di amicizia che in quelli professionali, nella località in cui era nato e risiedeva ma non soltanto.

Il parroco ha anche evidenziato l’umiltà e il carattere dell’uomo, «silenzioso, di poche parole, ma nello stesso momento di grande buon gusto e buon umore. Anche nelle amicizie evitava qualsiasi chiassosità, sempre pronto a sostenere il prossimo con discrezione e capacità di comprensione».

Bogo era inoltre impegnato nel volontariato: non a caso al funerale erano presenti, oltre alla squadra di calcio con dirigenti e calciatori, gli amici dell’Abvs, di cui faceva parte da diversi anni, e un gruppo di Alpini, che hanno scortato il feretro all’inizio e alla fine della cerimonia funebre.

Proprio nella parte finale della messa si è tenuta la lettura commossa della Preghiera dell’alpino.

«Bogo era un uomo che amava il lavoro, nel quale si era impegnato con passione in diverse attività, dal commercio all’industria e ai servizi», ha sottolineato don Ottorino.

«Amava anche la terra, che coltivava in modo creativo. E amava la montagna e i suoi paesaggi, che si fermava a contemplare in un silenzio pensoso». «Un uomo giusto, rispettoso degli altri uomini e di Dio».

E rifacendosi al Vangelo di Giovanni e a uno degli episodi in cui Marta incontra Gesù, il parroco ha usato parole di conforto verso la famiglia di Bogo: «Non dovete immaginarlo nella fredda terra di un cimitero, ma tra le braccia di Dio, in un luogo in cui potrà reincontrare il padre Egidio e la sorellina Ivana, di cui aveva sentito parlare ma che non aveva mai conosciuto».

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