Un grande uomo, un grande trofeo

Di corsa fino al "Berti" nel nome di Girolamo Ribul
Girolamo Ribul Moro detto “Nin”
Girolamo Ribul Moro detto “Nin”
 
PADOLA.
E' bello che una gara di corsa in montagna, palestra di vita e di sport, ma anche di tecnologia moderna, leghi il suo nome ad un grande uomo del passato; e, per di più, indigeno.
 In un mondo in cui proliferano inglesismo e modernismo è consolante constatare che in Comelico gode ottima salute il trofeo Ribul "Nin", giunto quest'anno alla XVI edizione, che si corre la prima domenica di luglio.  Si tratta di una gara di corsa in montagna individuale con partenza da Padola e arrivo al rifugio Berti con lunghezza di circa 10 km e dislivello di 740 metri.  Un tracciato quindi impegnativo e spettacolare, che si snoda all'ombra del Popera e dell'Ajarnola, toccando via via la zona di Valgrande, Selva Piana e il rifugio Lunelli.  L'anno scorso hanno trionfato nella categoria maschile Manuel Da Col e in quella femminile Veronica De Martin.  Ma chi era Girolamo Ribul Moro detto "Nin"? Un uomo semplice, di una eccezionale modestia, nonostante fosse medaglia d'argento al valore militare.  Tornato a Padola nel 1947, dopo 5 anni di prigionia in diversi campi di concentramento russi, non volle parlare mai delle sue gesta belliche. Nato il 15 novembre 1915, era partito per la campagna di Grecia ed Albania con il battaglione Val Cismon e poi partecipò alla campagna di Russia, inquadrato nel 90 Reggimento Alpini della Divisione Julia. "Nin", come tutti lo chiamavano affettuosamente, era il portaordini del capitano Stanislao Valenti, col quale condivise le traversie degli eventi bellici prima di essere fatto prigioniero dai soldati russi il 21 gennaio 1943. La motivazione della medaglia d'argento al valor militare, concessagli nel 1956, recita testualmente: "Capo squadra sciatori porta ordini addetto ad un comando di battaglione, spontaneamente si portava su postazioni avanzate incitando i compagni a resistere ad un violentissimo attacco nemico che efficacemente veniva stroncato. Dava esempio di coraggio e noncuranza del pericolo, trascinando poscia al contrassalto con raro, singolare ardimento i compagni stessi rimasti senza comandante..." I partecipanti alla corsa si troveranno domenica a Padola, in piazza San Luca, con chiusura iscrizioni alle ore 8.30 e partenza alle ore 10. Per info atleticacomelico@libero.it.

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