Un gemellaggio nel nome del formaggio

BELLUNO. Un gemellaggio in nome del formaggio per una storia di cooperazione fra Italia e Brasile. È nato così il Formaggio Santo Giorno, che verrà presentato ufficialmente il prossimo 14 luglio in Sala Bianchi a Belluno. L'iniziativa si pone all'interno del Progetto Rete, coordinato dalla Associazione Bellunesi nel Mondo e finanziato dalla Regione del Veneto, per migliorare i formaggi nel Sud Ovest del Paranà.
«Tutto ha avuto inizio nel 2007 – spiega Emilio Dalle Mule, coordinatore della commissione economico-commerciale dell'Abm - quando, nel VII° incontro conviviale tra le famiglie Mezzomo del Brasile e d’Italia, venne deciso di dare nuovo spessore a questi appuntamenti. In quell'occasione, al motto di “No solo baci e abraci!”, venne così individuata nel campo lattiero-caseario l'opportunità di una collaborazione concreta e fattiva. Perché il latte? Per la lunga esperienza bellunese ed anche per la disponibilità dell’ex responsabile della produzione di Lattebusche, Battista Attorni».
Così ebbe inizio una serie di corsi totalmente finanziati da privati, in particolare dall’ingegnere Antonio Mezzomo, imprenditore nel campo delle costruzioni originario di Santa Giustina, ma residente a Roma, e Angelo Mezzomo imprenditore agricolo del Paranà, rivolti ai piccoli e medi produttori. Poi, visto l’interesse che via via aumentava, la Agencia de Desenvolvimento Regional do Sudoeste do Paranà chiese all’Associazione Bellunesi nel Mondo se era disposta ad appoggiarla per trovare un finanziamento presso qualche Ente italiano. Era il novembre del 2009.
«Proprio in quell’anno – ricorda Dalle Mule - Unioncamere Veneto nel suo annuale “Rapporto del sistema economico regionale 2009” invitava le Associazioni Emigranti a sfruttare la favorevole posizione di mediazione culturale tra imprese quale riferimento per imprese locali. Allora si decise di costituire all’interno dell’Abm una commissione economico commerciale di cui fui nominato coordinatore. Presentammo il progetto alla Regione del Veneto e alla Provincia di Belluno. Queste lo studiarono e accettarono di finanziarlo in tre fasi, una per ogni anno 2011, 2012, 2013».
Fra i primi enti a farne parte anche il Dipartimento Dafnae (Department of Agronomy food Natural resources Animal Environment) dell’Università di Padova, che già aveva qualche contatto con il Brasile, essendo questo un potenziale bacino di studenti. A seguire si sono avvicinati Enti brasiliani, caseifici paranaensi e ditte di produzione di macchinari, venete e non. Ed alla creazione del formaggio tipico del Sud Ovest del Paranà ha contribuito anche il laboratorio di Veneto Agricoltura di Thiene, diretto da Angiolella Lombardi. Lì sono stati creati i fermenti autoctoni ottenuti da ceppi di latte della Regione del Sud Ovest del Paranà.
«Così all'inizio di maggio è stato presentato in Brasile il Formaggio Santo Giorno – prosegue Emilio Dalle Mule - così chiamato per esorcizzare la fame patita dagli antenati e per ricordare - superati i tempi grami - il detto: “Adesso si mangia ogni santo giorno!” E con il formaggio è stato anche pubblicato un libro in due lingue, italiano e portoghese. I primi risultati ci sono già stati: la vendita in Brasile di macchinari prodotti in Veneto ed alcuni dottorandi brasiliani che si stanno specializzando all'Università di Padova».
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