Un bagno di sole in Conchiglia: a Cortina arriva il “turismo cafone”

Il giovane con addosso solo un pantaloncino si è sdraiato sul lastricato. Sui social fioccano le foto del “bagnante” e divampa la polemica

Dierre
Il bagno di sole del turista ieri mattina in Conchiglia a Cortina (foto Feliciana Mariotti)
Il bagno di sole del turista ieri mattina in Conchiglia a Cortina (foto Feliciana Mariotti)

Non è passato inosservato, ieri mattina, quel ragazzo che a Cortina, a petto nudo e con addosso un pantaloncino-costume, si è disteso sul lastricato della Conchiglia di piazza Angelo Dibona per schiacciare un pisolino, ristorato dal sole che pure di questi tempi rappresenta una felice eccezione anche in montagna.

Una scena prontamente immortalata dai passanti e rimbalzata per tutta la giornata sui social, accompagnata da messaggi di contestazione per l’iniziativa intrapresa nel cuore di Cortina da colui che sembrerebbe essere un turista straniero.

Via gli abiti, probabilmente dopo un’escursione. Via anche gli scarponi, appoggiati ordinatamente. Addosso solo un pantaloncino di colore azzurro, simile ad un costume da bagno, e di fianco un grosso zaino.

Il ragazzo, biondo e dal fisico imponente, si è soffermato per un po’ a leggere un libro prima di coricarsi, pancia a terra, fino ad addormentarsi.

Incurante degli altri, turisti e residenti, che per una mezz’oretta buona hanno assistito alla scena.

«Saremo mica sul set di un film?» si sono chiesti ad un certo punto i passanti, compreso il netturbino in servizio nel turno del mattino.

Qualche sorriso c’è stato di fronte all’inedito bagno di sole in pieno centro, certo, ma alla lunga a prendere il sopravvento è stato quel sentimento di sconcerto che da qualche tempo a questa parte accompagna il proliferare del cosiddetto “turismo cafone”.

Già, proprio quello, caratterizzato da iniziative estreme, poco inclini al rispetto dei presenti e, soprattutto, dei luoghi. Cortina come Venezia, insomma, la montagna come la città lagunare. Nessuno si salva.

«Perché non sono stati chiamati i vigili urbani?», si interrogano indispettiti i commentatori sui social network di fronte alle fotografie del ragazzo sdraiato o seduto a petto nudo che nel frattempo spopolavano fuori controllo a suon di condivisioni. Qualcuno, a dire la verità, si è mostrato anche preoccupato di fronte alla stessa immagine: «Magari non si sarà sentito bene». Ipotesi presto smentita dall’abbigliamento o, meglio, dal non abbigliamento da spiaggia.

Nessuna richiesta di soccorso comunque. I testimoni raccontano di un ragazzo tranquillo. Nessuna parola scambiata con i passanti, nessun gesto tale da generare preoccupazione o da richiedere l’intervento delle forze dell’ordine o di un’ambulanza. Difficile comprendere, anche a mente fredda, un tale comportamento. Anche perché, a poche decine di metri dal luogo dove il ragazzo ha deciso di sdraiarsi, non mancano le panchine. Che, in un assolato mercoledì di inizio giugno, alle 11 del mattino, si presentano peraltro tutte o quasi tutte vuote.

C’è poi, inevitabilmente, chi passa e “guarda” oltre. «Ci si indigna per così poco, ma nessuno dice che Cortina è già piena di turisti, soprattutto stranieri, ma la maggior parte degli esercizi commerciali lungo corso Italia sono chiusi». Punti di vista.dierre

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