Un attore inglese tra i 6 mila dei Percorsi della memoria

La carica dei 6 mila sui luoghi del Vajont con “I percorsi della memoria”. Tantissimi gruppi si sono riversati nel Longaronese da tutta Italia, ma anche dall’estero. Tra questi anche Alfred Lewis Enoch, attore inglese che ha recitato nei vari film di Harry Potter. Fino all’ultimo ha voluto celare la sua identità: «Ho conosciuto l’evento tramite un longaronese che ha lavorato a Londra», ha sussurrato.
La 14ª edizione è stata segnata dai postumi della tempesta Vaia con alcuni aggiustamenti logistici, ma la macchina organizzativa dell’associazione dei superstiti “Vajont il futuro della memoria” ha funzionato alla perfezione.
Per la prima volta nella sua storia la partenza è stata spostata: dal centro di Longarone si è passati al ponte Campelli, con appoggio logistico a Longarone Fiere. Un novità resasi necessaria per la chiusura di via Uberti, strada di accesso secondario tra Castellavazzo e la zona Malcolm, danneggiata dall’ondata di maltempo dello scorso anno. Leggermente accorciati i percorsi, le cui lunghezze sono state di 9, 16 e 24 km, scelti rispettivamente da 1.500, 3.500 e 1.000 persone. In sostanza, però, il panorama è rimasto lo stesso, con il passaggio nelle gallerie, sul coronamento della diga, la frana e la capatina a Erto e Casso nei percorsi più lunghi.
Tra i camminatori ci sono i veterani, come Davide da Treviso: «È la settima volta che vengo, cerco di non mancare mai con il bel tempo come oggi, ma anche con il diluvio, come qualche anno fa. Mi piace il percorso e la zona intorno la diga vale da sola “il biglietto”. La modifica della partenza non ha dato problemi, anzi era anche più pratica».
Non si contano i gruppi organizzati, come alcune mamme di Vajont: «Con noi forse abbiamo il partecipante più piccolo di quattro mesi e mezzo, venire qui è sempre bello e interessante. Noi abbiamo fatto il percorso breve, ideale anche per i passeggini, mentre i mariti hanno scarpinato sulla 16 km». Dalla zona di Villorba erano in 15: «Molti di noi sono già stati e si può dire che è sempre meglio ogni anno. È bello l’insieme, il poter passeggiare in questi luoghi segnati dalla storia. Unico neo, alcuni tratti affollati da gente che correva».
Per il gruppo dei 60 di Lazise su Lago di Garda è stata occasione di turismo «per una gita di due giorni sulle Dolomiti da Braies a Cortina, fino a Longarone. Quando si organizzano gite con destinazione Vajont i pullman si riempiono subito, perché è una meta che attira sempre l’attenzione». Erano in 40 da Olmi di San Biagio di Callalta: «Un’amica ha programmato questa giornata e siamo contenti di organizzazione, contesto e ovviamente dei ricordi che suscita la diga». Gita di due giorni anche per un gruppo trentino di Piné: «Siamo venuti a sapere di questo evento da una guida del Vajont. Siamo stati colpiti dalla grandezza della diga ma anche dall’organizzazione». Non sono mancati neanche i toscani di Tavarnelle Val di Pesa, paese amico di Longarone, con 40 persone che hanno rinnovato la partecipazione. —
E.D.C.
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