Un anno e mezzo per il Rolex pagato con assegni "cabrio"

 
CORTINA.
Il costoso Rolex da migliaia di euro fu pagato con un assegno scoperto. Per questo motivo due romagnoli Pietro Silvio Vecchi, 62 anni, e Rossella Bonfatti, 39 (difesi dall'avvocato Francesco Fontana), sono stati processati, dal giudice del tribunale di Pieve di Cadore con le accuse di truffa e falso. Secondo l'accusa, i due imputati, nell'inverno dell'anno scorso, si presentarono in un'oreficeria del centro di Cortina ed acquistarono un costoso orologio, un Rolex, del valore di diverse migliaia di euro. Poi, quando si trattò di pagare, estrassero un assegno compilando la cifra corrispondente al valore dell'orologio. Il negoziante, pur non conoscendo i due clienti, evidentemente fu tratto in inganno dal loro modo di fare. Una coppia elegante e dai modi raffinati. Nulla faceva sospettare che dietro a quella coppia si nascondessero dei truffatori in piena regola. Solo più tardi, all'atto dell'incasso, il commerciante cortinese si accorse del raggiro di cui fu vittima. E denunciò il fatto alle forze dell'ordine. Ieri il processo (pm Simona Ianese) con la condanna di Vecchi ad un anno e 6 mesi. Assolta la Bonfatti.

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