Tutte le punture portano a Feltre

Quasi mille pazienti all'anno si rivolgono all'ambulatorio di allergologia
L’ospedale di Feltre riferimento per le allergie
L’ospedale di Feltre riferimento per le allergie
 FELTRE.
Un programma di somministrazione di veleno purificato, per la durata di almeno cinque anni, che salva la vita a una miriade di pazienti allergici alla puntura di api, vespe e calabroni. All'ambulatorio di allergologia arrivano centinaia di persone da tutto il Veneto.
 L'ambulatorio di allergologia e immunologia clinica, diretto da Livio Simioni, ha seguito dal 1987 un totale di quattromila pazienti provenienti da tutte le province del Veneto. Fino al 2008 i soggetti allergici erano accolti in regime di day hospital per il trattamento desensibilizzante al veleno di imenotteri (vespe, api, calabroni e bombi). Dal 2009, invece, si è spenta l'atività di day hospital per passare all'attività ambulatoriale. Quello che non si è spento, anzi è aumentato in maniera esponenziale, è il numero di pazienti che si sono rivolti all'ambulatorio di Feltre per farsi visitare con sospetta allergia e per il trattamento immunizzante nel caso di positività.  Il dato è in costante crescita, dagli 892 soggetti del 2009 si è passati ai 922 del 2010. L'attività è erogata per circa i due terzi a pazienti provenienti da altre Usl del Veneto e dal Trentino, escluso Primiero. Da alcuni anni si è definito con chiarezza che i centri di riferimento del Veneto, per l'allergologia, sono Verona e l'Usl di Feltre.  Anzi, la stretta collaborazione fra i due centri ha sortito un importante risultato scientifico, quello di individuare i pazienti portatori di patologia ematologica a carico delle cellule mastocitarie. «C'è un sottogruppo di persone che hanno una malattia sistemica conosciuta come mastocitosi», premette l'allergologo feltrino, Livio Simioni che ha un incarico di docente universitario alla scuola di specializzazione in allergologia e immunologia clinica all'università di Padova. «Questi soggetti hanno maggiori rischi di avere eventi infausti, rispetto a un paziente conosciuto come allergico, a seguito di punture di imenottero. L'Usl ne segue una dozzina, viene subito dopo Verona, che però è anche centro di riferimento a livello triveneto, dove sono in cura circa quaranta pazienti. La mastocitosi è una malattia che si manifesta con orticaria pigmentosa, piuttosto facile da diagnosticare ma più impegnativa da trattare ai fini della desensibilizzazione al veleno degli imenotteri, nel senso che va prestata la massima attenzione durante il trattamento per evitare effetti gravi in soggetti così delicati».  Proprio per continuare a rispondere a una richiesta legata a eventi morbosi fra soggetti allergici (oltre alla morte c'è anche l'invalidità permanente con costi economici pesanti a carico della comunità), la proposta che viene dagli addetti ai lavori in vista del piano sanitario regionale 2012/2014, è quella di creare un'unità operativa dipartimentale per il mantenimento dell'attività con ampliamento degli orari. Questo per rendere disponibili diagnosi e terapia in tempi brevi e per sviluppare maggiormente l'area pediatrica.  

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi