Truffe on-line: i carabinieri denunciano tre persone

Si erano fatti pagare un acconto per l'acquisto di una station vagon e un telefono cellulare, poi erano spariti nel nulla. Le indagini dei militari hanno permesso di identificare i tre presunti colpevoili
Banda larga senza fili: accordo nel governo, via libera al WiMax -franco silvi/ansa
Banda larga senza fili: accordo nel governo, via libera al WiMax -franco silvi/ansa

Cortina d’Ampezzo. I carabinieri di Cortina hanno identificato tre presunti truffatori che avevano utilizzato alcuni siti di vendite on-line per ingannare degli ignari utenti della rete desiderosi di fare acquisti a “buon mercato”.

Nel primo caso, una cittadina di origine marocchina, residente in Italia da anni, aveva individuato sul sito www.subito.it una station wagon usata di medie dimensioni dell’Audi, compatibile con le proprie esigenze di trasporto. Contattato il gentile offerente, questi si è reso disponibile a congelare l’affare previo pagamento di una cifra quasi simbolica, 200 euro, in attesa di definire la transazione in un secondo momento con il passaggio di proprietà ed il saldo finale. Versata la somma con un bonifico su un conto bancario on-line, l’affabile venditore, la cui identità dichiarata è poi risultata fittizia, si è reso irreperibile ad ogni tentativo di essere contattato, non prima ovviamente di avere incassato il denaro e svuotato il conto. La donna, quasi rassegnata, si è quindi rivolta ai Carabinieri del capoluogo ampezzano, riferendo i dettagli di quanto accaduto. Le indagini hanno però permesso ai militari dell’Arma di far emergere l’identità dell’abile delinquente, un trentacinquenne calabrese residente a Milano con precedenti da navigato truffatore.

Analoga situazione per un giovane cortinese uso agli acquisti on-line, il quale aveva ultimamente chiuso a 300 euro la trattativa per un iPhone 5s. Versato quanto pattuito sulla carta Poste Pay indicata dal venditore, non avendo mai ricevuto il telefono cellulare, si è visto anche lui costretto a rivolgersi ai militari di via Guide Alpine. In questo caso, però, i denunciati per truffa aggravata dall’Arma sono due, in concorso tra loro, entrambi con numerosi precedenti specifici. Secondo la ricostruzione di quanto accaduto, il primo avrebbe messo a disposizione la carta ricaricabile, mentre sarebbe stato il secondo a condurre effettivamente la trattativa con l’ignaro acquirente. 

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