Truffa sulla rivista della polizia

Arrivano telefonate in città da un utente anonimo che la propone
BELLUNO. Truffa sulla polizia. In questi giorni, ai cittadini stanno arrivando telefonate da un numero privato, nelle quali ai destinatari viene proposta la rivista di un non meglio identificato sindacato di polizia. Capita che il piazzista, con un chiaro accento del Sud conosca non solo il numero di telefono della persona contattata, ma anche nome e cognome e questo è anche più curioso. Non va per niente a caso e conosce le vittime. La scusa è che «siccome ci aiutate tanto nel nostro lavoro...».


Tanta premura nasconde inevitabilmente una truffa, con conseguente esborso di denaro e niente in cambio: «Non c’è alcun incaricato da parte delle questure italiane», sottolinea Oscar Arboit, segretario del sindacato Siulp, «nessuno che sia legittimato a piazzare riviste singole o proporre abbonamenti. Di conseguenza, il consiglio a chi riceve queste telefonate e di non accettare proposte commerciali, perché è evidente che nascondono un raggiro e il fondato pericolo è quello di perderci dei soldi».


A differenza dei numeri di telefono chiari con i prefissi di Salerno o Catania, che celano pubblicità aggressiva o in grado di prosciugare il conto telefonico di chi risponde senza pensarci, questo è un numero privato, del quale non si conosce la provenienza: «Non fa alcuna differenza. Quello che bisogna fare è riattaccare, senza mettersi tanto a discutere e avvertire le forze di polizia, affinché comincino le indagini a vengano a capo di chi c’è dietro questa rete di truffe».
(g.s.)


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