Troticoltura in vendita a Fisterre

 BELLUNO.
La Regione vende i suoi "gioielli" per incrementare il patrimonio. Tra i beni definiti dal Governatore Zaia «non funzionali a fornire servizi ai cittadini» c'è la ex troticoltura di Fisterre, un luogo che si trova in stato di abbandono da più di 30 anni. Era il 10 ottobre 1975 quando il complesso venne chiuso, e da allora il degrado è avanzato, imperante, tanto che oggi le vasche dove un tempo si allevavano le trote sono quasi irriconoscibili.  Negli anni sono state fatte delle operazioni di pulizia dalla vegetazione e di sistemazione strutturale degli edifici del complesso, «anche perchè si parlava di metterci la sede di Api Dolomiti, poi però non si è trovato l'accordo», spiega il consigliere comunale Roberto De Moliner. «Una volta all'anno la Regione si occupa di fare un po' di manutenzione ordinaria, come il taglio della vetegetazione che in certi momenti dell'anno ricopre ogni cosa, ma servirebbe un bel recupero dell'area, che è di grande pregio storico».  La piscicoltura, infatti, è datata primi del Novecento, e negli anni è servita anche per mantenere le specie autoctone.  Ora la Regione ha messo in vendita il complesso, ma chi potrebbe acquistarlo? E per farci cosa? De Moliner qualche idea ce l'ha: «Potrebbe essere usata per scopi turistici, come struttura ricettiva», spiega il consigliere. «Per quella zona passa il famoso percorso dell'Ardo, che da Borgo Pra dovrebbe raggiungere Bolzano Bellunese, ma al momento si ferma molto prima. Una struttura ricettiva lungo il percorso sarebbe ottimale». (a.f.)

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