Trent’anni al porno-massaggiatore

Colle Santa Lucia. Condannato il falso fisioterapista accusato di aver violentato oltre 150 pazienti, in particolare sportivi
Di Marco Filippi

COLLE SANTA LUCIA. Trent’anni di reclusione ed una somma di oltre un milione di euro da risarcire alle parti civili. È la pesantissima condanna inflitta dai giudici del collegio del tribunale di Busto Arsizio al porno-massaggiatore di Colle Santa Lucia, Roberto Benatti, 55 anni, latitante, accusato di aver violentato 150 pazienti (la metà dei quali bellunesi), in particolare sportivi, che a lui si rivolgevano per problemi di schiena. La condanna è più che raddoppiata rispetto alla richiesta del pubblico ministero Raffaella Zappatini, che in requisitoria aveva chiesto 14 anni di galera.

Termina con l’esito più inglorioso il processo al falso fisioterapista con ambulatori a Colle Santa Lucia e a Gallarate. Roberto Benatti era per tutti il mago dei massaggi, l'uomo dalle mani d'oro capace di rimettere a posto le malandate schiene degli atleti. In realtà, utilizzava la sua attività professionale (illegale, visto che non aveva un titolo di studio) per scattare foto osé ai suoi clienti, nella migliore delle ipotesi. Con una scusa - secondo la procura - l'uomo narcotizzava le sue vittime per poi violentarle.

Le pratiche particolari di Benatti furono scoperte per caso a metà del 2007 quando, nel suo studio di massaggi a Gallarate, un giovane si risvegliò, durante una seduta e si trovò di fronte al massaggiatore coi pantaloni abbassati.

Il caso fece molto scalpore perchè era ritenuto un professionista affermato nel suo campo. Dalle indagini emerse successivamente che quando si trovava a che fare con persone che avevano problemi all'area pelvica o al bacino, avvisava il paziente che lo avrebbe narcotizzato, in quanto le manovre e le manipolazioni che avrebbe dovuto eseguire sarebbero state dolorose. Il paziente, stordito da dosi massicce di sedativi cadeva addormentato e tale rimaneva anche per 10-12 ore. Mentre le sue vittime dormivano, l'uomo, sempre secondo l'accusa, le violentava e le fotografava. I dolori successivi al risveglio erano attribuiti alle “manipolazioni curative”. I carabinieri scoprirono anche l'archivio di immagini scattate durante le violenze sessuali sul computer e una collezione di gadget da sexy shop utilizzati durante le violenze. Benatti, dopo la scarcerazione per decorrenza dei termini, è fuggito in un’isola caraibica.

Prima di darsi alla latitanza, quando ancora era in atto la misura cautelare degli arresti, il porno-massaggiatore era stato sottoposto ad una perizia, effettuata dallo psichiatra Giuseppe Armocida, che sul paziente aveva riscontrato una grave forma di “parafilia”, un disturbo del comporamento che era stato ricondotto ad una violenza sessuale subita in tenera età. Ma la perizia non ha inciso sull’esito della sentenza.

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