Trenta centimetri di neve e la viabilità è impazzita

BELLUNO. Viabilità in tilt per la neve. I vigili del fuoco costretti a una settantina di interventi, nella parte alta della provincia; polizia e carabinieri impegnati a regolare il più possibile il traffico e reparti di pronto soccorso intasati da gente scivolata e infortunata. Chiusi molti passi. Non sono stati segnalati incidenti gravi, ma difficoltà enormi per chi si è avventurato in macchina o a bordo del camion sprovvisti delle gomme da neve o anche senza un’idea di dove e come montare le catene. Immancabili uscite di strada e tamponamenti.
Cortina la più colpita. Una trentina di centimetri di manto fresco, sotto le Tofane. Neve bagnata e di conseguenza pesante, che ha provocato grossi problemi agli autisti, malgrado gli spazzaneve. La giornata era cominciata con il recupero di un furgoncino e una macchina, nella zona di Peziè, ma era soltanto l’inizio di un turno di lavoro massacrante per gli operatori. L’arrivo dei turisti di Capodanno e il traffico pesante hanno paralizzato la circonvallazione, da Zuel in poi. Problemi anche a Pecol, Coiana e in una strada privata tra Val di Sotto e Val di Sopra, dove in difficoltà c’era una Ferrari. Tempi di percorrenza eterni, anche per coprire pochi chilometri e il disagio è durato fino a sera. Alle 21, sempre a Zuel erano ancora tutti fermi.
I passi chiusi. Nel pomeriggio, c’era stato un vertice in prefettura, presieduto dal prefetto Esposito. Al comitato operativo per la viabilità, si erano parlati i rappresentati di forze di polizia, protezione civile e anche Enel. Presto per dichiarare una vera emergenza. Poi in prima serata Veneto Strade ha diramato il bollettino. Mentre proseguono le nevicate al di sopra degli 800 metri, chiusi anche per il pericolo di valanghe la strada provinciale 24 della Val Parola, dal passo Falzarego al confine con la provincia di Bolzano; la regionale 48 delle Dolomiti da passo Pordoi a ponte Vauz e da pian di Falzarego a passo Falzarego; la provinciale 638 del passo Giau da località Fedare al bivio Posalf; la provinciale 641 del passo Fedaia da Capanna Bill al confine con il Trentino e la provinciale 347 del passo Cereda e Duran da La Valle a Le Vare.
Ospedali intasati. Superlavoro per i sanitari, che hanno dovuto curare gli effetti collaterali. Non c’era nessuno sulle piste, vista la situazione, ma tanta gente si è fatta male sulle strade. (m.r. e g.s.)
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