Trenobus delle Dolomiti gli utenti sono raddoppiati
A una settimana dalla conclusione del servizio, raggiunta quasi quota 2000 bici Pat: «Estendiamolo a tutta la provincia». Bene le corse domenicali nel capoluogo»

stefano da rin puppel - perona - calalzo di cadore - arrivo del primo treno abilitato al trasporto biciclette
BELLUNO. Estendere il servizio di bici-bus all’intera provincia di Belluno. È l’idea che lancia il presidente di Dolomitibus, Giuseppe Pat, dopo aver analizzato i dati di quest’anno del trenobus delle Dolomiti.
«Dall’11 giugno, quando è partito il servizio, a domenica scorsa sono state trasportate nel Bellunese 1850 persone con bici. Praticamente il doppio rispetto allo scorso anno. Questo significa che il servizio è apprezzato e che se viene ben pubblicizzato e fatto conoscere, la gente lo utilizza», dice Pat che aggiunge: «Considerando che questa iniziativa finirà domenica, possiamo dire che dovremmo raggiungere circa le 2000 bici. Quindi un numero interessante, di tutto rispetto. Non possiamo che essere contenti del risultato», prosegue il presidente della società di trasporto su gomma.
«Con questi numeri possiamo ben pensare di ampliare il servizio anche all’Agordino e all’Alpago. Insomma in tutte le zone turistiche della nostra provincia». Questo è, secondo Pat, «l’obiettivo a cui tutti i soggetti interessati e coinvolti nell’esperienza dovrebbero tendere. Per fare questo servirebbero però servono chilometri in più. Almeno 200 mila km (il che significa 350 mila euro in più di budget). Una somma non così elevata, che si può provare a cercare: noi mettiamo mezzi e uomini. Il servizio, d’altra parte, può essere di grande supporto al turismo delle nostre vallate. Sempre di più, infatti, i nostri amministratori locali investono proprio sulle piste ciclabili anche per agevolare una mobilità ecosostenibile. E quindi niente di meglio che potenziare il Trenobus delle Dolomiti. Il modello ha dimostrato di funzionare. L’uso delle bici, in fondo, è il futuro del turismo anche in montagna».
Il servizio domenicale a Belluno.
I dati sono positivi. Partito il 30 aprile, la sperimentazione si concluderà il 31 dicembre prossimo. Voluto dalla giunta Massaro per agevolare la mobilità dalle frazioni al centro della città, sembra aver registrato dei buoni risultati. Il servizio è arrivato a metà percorso. «Possiamo dire che ogni domenica trasportiamo dalle 65 alle 70 persone. Un buon risultato che però va verificato alla fine della sperimentazione con l’amministrazione comunale».
Il servizio ha visto a maggio 298 utenti con una punta di 109 passeggeri il 21 maggio. A giugno i clienti sono stati 256, a luglio 240, ad agosto 321 con una punta di 106 utenti il 13 agosto. «Consideriamo che il primo maggio, il 2 giugno e il 15 agosto il servizio non ha funzionato per accordi presi con il Comune», dice Pat che aggiunge: «Domenica scorsa abbiamo avuto 103 passeggeri. Si tratta soprattutto di persone che vengono dalle frazioni, con un’età media avanzata. E in fondo è questo lo scopo che si era prefissato Palazzo Rosso: quello di far uscire di casa le persone anche delle zone più periferiche del comune e farle arrivare in centro. Vedremo poi in questi ultimi quattro mesi come andranno le cose».
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