“Trenino delle Dolomiti”, è fatta Cortina lo riacquista a 70mila euro

Il rientro verso l’autunno, la collocazione in un futuro museo a Zuel 
A.s.

LA STORIA

Il “Trenino delle Dolomiti” prosegue il suo viaggio per tornare a Cortina. La Provincia di Trento ha autorizzato infatti “Trentino trasporti” a cedere i vagoni restaurati al Comune ampezzano, che pagherà 70 mila euro (ossia la cifra spesa per il restauro). Il progetto, portato avanti dall’Amministrazione, prevede di riportare sotto le Tofane i vagoni dell’elettrotreno 008 costruito per le Olimpiadi invernali 1956. I tre vagoni, lunghi 33 metri, sono stati restaurati dalla società trentina e sono tornati all’antico splendore, in azzurro e bianco. La volontà è di metterli in un futuro museo a Zuel, di fronte al trampolino Italia, altro simbolo dei Giochi 1956. La giunta ha formalizzato la richiesta per l’acquisto dei vagoni il 27 maggio. Ora la Provincia ha autorizzato a procedere con la formalizzazione della cessione.

«La società “Trentino trasporti” ha investito 70 mila euro per restaurare il convoglio», spiega il sindaco Gianpietro Ghedina, «e ora è stata autorizzata dalla Provincia a cedere il tutto con il rimborso delle spese di restauro. Dovremmo poi prevedere alle spese per il trasporto che si aggirano tra i 10 e i 15 mila euro in quanto ci vorranno tre mezzi adibiti al trasporto eccezionale. Poi ci saranno le spese per l’allestimento all’interno dei vagoni. Abbiamo già dato incarico, per circa 7 mila euro, all’architetto Michele Merlo di progettare l’allestimento sia interno, che vogliamo valorizzare con strumentazioni anche tecnologiche, e sia esterno».

L’idea è quella di posizionare il treno a Zuel, dove passava un tempo, sull’ex sedime della ferrovia, oggi pista ciclo pedonale, realizzando un piccolo museo. Davanti al treno si vogliono posizionare anche i vecchi binari.

«Una parte dei vagoni vorremmo lasciarla come è», prosegue il sindaco, «e un’altra trasformarla in museo con anche immagini multimediali. Vogliamo poi illuminare tutta l’area. Il manufatto sarà di fronte al trampolino Italia, uno dei simboli dei Giochi del’56. Ora proseguiamo con le pratiche burocratiche», conclude Ghedina, «e attendiamo il parere della Sovrintendenza dato che l’area è sottoposta a vincolo paesaggistico. E andiamo avanti con il progetto di allestimento della zona e dell’interno dei vagoni. Date certe non ci sono, ma visto l’ottimo spirito di collaborazione che c’è credo che per l’autunno il trenino possa tornare a Cortina». —



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