Treni, altro mese nero: 38 ritardi su 42

Il dossier dei pendolari: puntuale solo un viaggio su dieci. E gli annunci suonano come una beffa

FELTRE

Treni perennemente in ritardo, qualcuno soppresso, carrozze sovraffollate e corse misteriose: non si sa a che ora si parte né tantomeno a che ora si arriva, con il rischio di perdere coincidenze, appuntamenti di lavoro o di studio. A febbraio è capitato anche – sorpresa, anzi l'eccezione che conferma la regola - di giungere a destinazione un minuto in anticipo. Attorno al caso straordinario di Carnevale, con passeggeri in piedi nell'ennesima odissea sui binari, l'ultimo mese ha confermato l'ordinario elenco di disagi giornalieri per gli abituè Feltre-Padova, condito da storie tragicomiche. Le raccontano alcuni pendolari che da gennaio hanno cominciato a tenere un diario delle disavventure. Per il parziale di febbraio: su 42 viaggi monitorati (uno singolo di andata e uno di ritorno), di puntuali solo 4 (e uno in anticipo) per 235 in più del previsto. In un caso, 27 minuti di ritardo per una porta che non chiudeva ed è stata riparata con un pezzo di filo di ferro. Nei racconti misteriosi poi c'è anche l'incubo ricorrente: quello degli annunci di Trenitalia. «Vi sono alcuni esempi buffi per non dire peggio», esordisce il portavoce del gruppo che fa avanti e indietro tra Feltre e Padova, «“il treno partirà dal binario 9 anziché dal binario 9”, oppure “il treno partirà con dieci minuti di ritardo”, quando nel tabellone ne sono già indicati quindici». Le stesse tabelle elettroniche, «non riuscendo a tenere il passo del tempo, non aggiornano il ritardo tempestivamente e spesso si legge: ritardo 20 minuti, mentre è già passata mezz'ora».

Ci sono anche le comunicazioni beffa a bordo: «nelle stazioni intermedie occasionalmente si sentono messaggi tipo: “causa guasto della linea questo treno viaggia con tot minuti di ritardo, vi terremo informati”. E sempre in carrozza c'è un annuncio che ormai irrita i pendolari perché sembra più una presa in giro che la realtà: “il treno sta viaggiando con tot minuti di ritardo, Trenitalia si scusa del ritardo”». Infine il messaggio illusorio: «Mentre il treno sta entrando a Padova, a circa 500 metri dal marciapiede, si attiva un annuncio che dice “Siamo in arrivo con un ritardo di 8 minuti”. Però i minuti sono 8 se fossimo lì in quel momento, invece ce ne vogliono altri 2-3. E' fuorviante per chi deve prendere una coincidenza, perché spera ancora di farcela e invece niente». (sco)

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