Trecento volontari nella colonia

BELLUNO. Giro di boa per circa trecento volontari bellunesi impegnati nel corso dell’estate al villaggio San Paolo di Cavallino-Treporti. La struttura gestita dall’Odar, l’opera diocesana di assistenza religiosa di Belluno, ogni estate è meta turistica di migliaia di famiglie bellunesi e non. Ma numerosissimi sono anche i giovani che spendono due settimane delle loro vacanze nel villaggio balneare prestando servizio come volontari. Bellunese è anche il responsabile dei volontari, Giorgio Reolon, che da quest’anno è subentrato a Claudia De Pian, così come sono bellunesi anche diversi dipendenti stagionali della struttura.
L’animazione è affidata a Marta Santomaso che si avvale della collaborazione di alcuni animatori esterni. Ogni gruppo di ragazzi è seguito da un sacerdote che, per l’appunto, cede il posto ad un altro ogni due settimane. «I volontari giovani sono circa trentacinque in ogni turno – spiega il responsabile Reolon – mentre gli adulti sono una decina. I primi cambiano ogni due settimane e nell’arco della stagione si susseguono sei turni, i secondi restano una settimana e per questo sono suddivisi in quattordici turni».
I giovani sono in netta prevalenza bellunesi ma non mancano volontari provenienti dal resto del Veneto e anche da altre regioni. Sono impegnati nell’animazione delle attività, in mensa, al lavaggio piatti, nella cura del verde e in spiaggia, al bar, al market e in pizzeria. Funziona a pieno regime, infatti, la nuova pizzeria avviata l’anno scorso e ricavata nei locali della colonia feltrina, all’interno del villaggio. Niente visita vescovile. A differenza degli anni scorsi, stavolta non è in programma la visita del vescovo ai villeggianti del San Paolo. L’appuntamento era ormai divenuto fisso, solitamente attorno a ferragosto. Probabilmente anche a causa dell’imminente avvicendamento tra monsignor Giuseppe Andrich ed il suo successore, però, quest’anno i vacanzieri dovranno far a meno di quel momento.
Non solo mare. Assieme al villaggio San Paolo, l’Odar gestisce anche altre strutture dislocate sul territorio bellunese. La più frequentata è la villa Gregoriana, a San Marco di Auronzo di Cadore. Anche lì si avvicendano parecchie decine di giovani volontari bellunesi che prestano il loro servizio appannaggio degli ospiti e, in particolare, di quelli diversamente abili. (n.p.)
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi