Trasporti di Cortina a Dolomitibus, autisti SeAm in fuga

Dei nove in organico, due hanno già lasciato: gli altri si guardano intorno e chiedono garanzie di restare a lavorare in paese
Marina Menardi
Cortina, 31 agosto 2006. la stazione - Un bus alla stazione di Cortina
Cortina, 31 agosto 2006. la stazione - Un bus alla stazione di Cortina

Dal primo gennaio 2023 il servizio di trasporto pubblico locale, finora affidato alla partecipata del Comune Se.Am., passerà in gestione a Dolomitibus: compresi dipendenti, autobus e mezzi vari, il deposito di Socus e la biglietteria all’autostazione. E tra gli autisti in particolare serpeggia malumore, assieme alla preoccupazione di poter finire a lavorare chissà dove una volta entrati nell’organico Dolomitibus.

SE.Am. perde i pezzi

Di certo, per ora, c’è che Se.Am. si vede spogliata del ramo del trasporto pubblico, per occuparsi del quale era nata (assieme alla gestione dei parcheggi); incombenze per le quali, in passato, prima che fosse sovraccaricata di altre mansioni, la municipalizzata era sempre riuscita a chiudere i bilanci in pareggio. Il 9 settembre la Provincia e Dolomitibus hanno però sottoscritto il contratto di servizio per la concessione di esercizio del trasporto pubblico locale (TPL), che sarà attivo dal 1° gennaio 2023 e per nove anni.

Riguarda il servizio TPL extraurbano e urbano di Belluno, Feltre, Auronzo, Cortina e Pieve di Cadore; nella fase transitoria, da qui al 2023, sono previsti alcuni passaggi formali, tra cui il subentro di Dolomitibus in Se.Am. Un atto che conclude il lungo iter della gara del TPL avviata ancora nel 2017, cui la precedente amministrazione comunale aveva aderito, non senza poche perplessità da parte di ex dirigenti Se.Am., dell’allora minoranza consiliare (oggi in maggioranza) e degli stessi dipendenti Se.Am.

La fuga dei dipendenti

Una situazione che al momento è poco chiara, nonostante i tempi stretti del passaggio di consegne, sia per quella che sarà la qualità del servizio, sia per il futuro dei dipendenti. Dei nove autisti rimasti, due già hanno deciso per soluzioni alternative; i rimanenti si guardano intorno: se dovessero optare per rimanere con Dolomitibus, vorrebbero la garanzia di fare servizio urbano a Cortina e non sulle altre linee dell’azienda; in mancanza di queste, chiederebbero di rimanere in Se.Am. con un lavoro diverso, con diverso contratto, ma senza passare attraverso concorso, dal momento che sono comunque già dipendenti. Ma, allo stato, in tal senso non c’è nessuna garanzia.

Comune e sindacato

L’Amministrazione non si è ancora fatta sentire con il personale del TPL e con gli impiegati della biglietteria. Il sindacato sta lavorando per la tutela degli autisti, ma evidentemente adesso è il Comune che deve mettere i paletti per iscritto. L’incontro tra i rappresentanti sindacali e l’Amministrazione potrebbe avvenire la prossima settimana.

Servizi a rischio cancellazione

Mancano poi le garanzie del mantenimento di certi servizi cui l’utenza di Cortina è abituata e che il TPL in carico a Se. Am. ha svolto in questi anni. Un esempio è il servizio di skibus: nel nuovo contratto non viene menzionato, quindi quanto meno non si sa se verrà fatto. Ma nel contratto non ci sono neanche molti altri servizi oggi svolti da Se.Am.: servizi definiti “atipici”, per i quali subentra il Comune, come il trasporto degli anziani della casa di riposo, degli alunni delle scuole, le gite estive con le Regole e le guide di Cortina, altri eventi di tipo sportivo e di varie associazioni. Se pure fossero in qualche modo confermati, ci sarebbe da raccordarsi con la sede centrale di Dolomitibus invece che col Comune: non certo una cosa semplice. Nel fuori stagione, inoltre, si vorrebbe istituire in via sperimentale uno strano servizio “a chiamata”: ovvero, in determinate fasce della giornata non ci sarebbero corse di linea e quindi, chi volesse andare ad esempio a fare la spesa in quel frangente, dovrebbe prenotarsi il giorno prima per poter usufruire dell’autobus urbano. Non il massimo della praticità. Insomma, a due mesi dal passaggio, è ancora tutto per aria. Con la possibile mancanza di autisti.

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