Tra i 41 eletti, 11 di Salvati La Visalli fa il record

BELLUNO. È già definita la nuova assemblea provinciale, che nel congresso di ieri ha visto l’elezione di 41 esponenti, ai quali si aggiungeranno le figure istituzionali che vi accedono di diritto. In...

BELLUNO. È già definita la nuova assemblea provinciale, che nel congresso di ieri ha visto l’elezione di 41 esponenti, ai quali si aggiungeranno le figure istituzionali che vi accedono di diritto. In tutte le otto circoscrizioni sono state ancora una volta le donne a spopolare: Irma Visalli è stata la più votata, seguita da Monica Lotto e Christian Canal.

In assemblea per la maggioranza entrano anche (in ordine di apparizione, non di preferenze): Cristina De Donà, Francesco Orzes, Alessandro Da Rold, Marco Tarroni (circoscrizione Belluno), Marco Barb, Lara D’Alpaos, Ernesto Reolon (Sinistra Piave), Ilenia Moretti, Marco Crepaz, Roberta Luzzato, Guglielmo Giazzon, Giuseppe Pat (Destra Piave), Valeriano Sovilla, Luigi Da Corte, Lucia Da Rold, Manuel Bratti (Ponte, Longarone, Zoldano, Alpago), Patrizio De Ventura (Agordo), Sabrina Bellumat, Alessandro Del Bianco, Michel Bortoluz, Maria Teresa De Bortoli, Francesco Marchet (Feltre), Paolo Marcon, Tommaso Forlin, Marco Reato (da Arsiè a Lamon), Pierpaolo Genova e Silvia Silvani (Cadore, Comelico).

Per la minoranza di Salvati (nello stesso ordine di circoscrizione) sono stati eletti: Maria Teresa Cassol, Christian De Pellegrin, Roberto De Moliner, Sandra De Min, Vincenzo Feltrin, Maria Antonia Cassol, Aldo Da Roit, Paolo Sandi, Maria Rita Gentilin, Emilia Pacchiele e Loredana Casanova.

Soddisfatta il segretario uscente Lidia Maoret, alla quale ora spetta il corposo lavoro dedicato al congresso nazionale di dicembre: «È stata una giornata straordinaria e molto serena. Io l’ho passata nel feltrino, ma sempre vicina al telefono e le operazioni non hanno avuto problemi. Sono entusiasta, perché questa è una bella scossa al partito e ammetto che, quando ho saputo della vittoria di Erika, ho pianto. Questa è la successione che sognavo, adesso posso dirlo».

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