Tnt, la società è irremovibile a fine mese chiude la sede

BELLUNO. Si avvicina la data della chiusura della sede della Tnt di Belluno. Dopo gli ultimi incontri tra i vertici della società e i sindacati, la situazione per i sette lavoratori bellunesi non è...

BELLUNO. Si avvicina la data della chiusura della sede della Tnt di Belluno. Dopo gli ultimi incontri tra i vertici della società e i sindacati, la situazione per i sette lavoratori bellunesi non è cambiata. L’ultimo giorno di lavoro per loro sarà, se non subentreranno delle sorprese dell’ultim’ora, il 26 ottobre prossimo. Subito sarà avviata la cassa in deroga a zero ore fino al 31 dicembre, poi i dipendenti saranno poi licenziati.

Nel pacchetto per la chiusura delle sede di Belluno di via Masi Simonetti, era prevista anche la possibilità per alcuni dipendenti di andare a Treviso. «Su questo aspetto abbiamo chiesto di ridiscutere le modalità, perché i lavoratori non sono nelle condizioni di accettare questo trasferimento», precisa Alessandra Fontana, segretaria della Filt Cgil che aggiunge: «Dopo la nostra proposta non abbiamo saputo più nulla rispetto a quanto intendono fare. Noi abbiamo chiesto di costruire un delivery point, una sorta di magazzino per lo smistamento delle merci, ma anche su questo la società non ha detto nulla».

Per il sindacato la priorità è di mantenere un punto in provincia. «Non si può sguarnire così il territorio di un servizio di pubblica utilità, l’unico esistente nel territorio bellunese».

Sui lavoratori quindi incombe una incertezza spaventosa che non aiuta di certo a vivere meglio questi ultime settimane di lavoro. Su cosa succederà dopo il 26 ottobre è tutto da definire. «Il prossimo incontro, che speriamo chiarificatore dovremo averlo entro la metà di ottobre. Speriamo in quella occasione di poter dare qualche certezza in più ai dipendenti», conclude Fontana. (p.d.a.)

Argomenti:tntcrisichiuura

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi