Titton: «Controllati 31 ponti messo male quello di Crignes»

CORTINA
«Sui ponti che insistono sul territorio comunale di Cortina qualcosa è stato fatto e si sta facendo, ma bisogna optare per una manutenzione ordinaria efficace per contenere notevolmente i costi. Questo concetto vale però non solo per Cortina, ma per il nostro Paese in generale».
A dirlo è l’ingegner Michele Titton, dello studio ITS Engineering Company, la società con sede a Pieve di Soligo (ma con un ufficio anche a Cortina) che si occupa in modo continuativo delle verifiche di vulnerabilità di edifici e opere infrastrutturali pubbliche e anche private.
VERIFICATI 150mila mc di strutture
Nel solo 2012 ITS ha eseguito verifiche per più di 100mila mc di edifici pubblici, mille metri di ponti e 50 mila mc di edifici privati. Anche il Comune di Cortina, nel 2011, aveva commissionato alla società il censimento di tutti i ponti al “livello 0”, ovvero la verifica sulle vulnerabilità delle strutture, l’identificazione di eventuali criticità, l’indicazione delle attività che risulta opportuno svolgere nei livelli successivi.
31 ponti ispezionati a cortina
«A Cortina abbiamo ispezionato 31 ponti. Avevamo segnalato in particolare le criticità del ponte di Crignes, che sta scarrellando nella pila verso Cortina. Il punto di forza della parte superiore alla pila si è infatti spostato di alcuni centimetri, e continua a spostarsi; per ora regge, ma non potrà andare avanti ancora a lungo. Dal 2011 ad oggi sul ponte di Crignes non è stato fatto nulla, vuoi per mancanza di soldi, vuoi perché l’amministrazione comunale aveva altre priorità».
Il ponte in ogni caso è destinato ad essere demolito, e ne verrà costruito uno nuovo inserito nel progetto di variante dell’Anas alla viabilità di Cortina.
In una situazione molto simile a quella di Crignes è il ponte di Cadin, sul Boite, la cui sistemazione è già al progetto esecutivo con incarico già affidato proprio allo studio ITS, ma per ora fermo in assenza di adeguata copertura finanziaria.
«Per Cadin c’è già il progetto definitivo, un lavoro da 600mila euro, più le altre spese, per un costo totale al Comune di 870 mila euro; al momento però è tutto fermo perché non ci sono i soldi. È chiaro che, se su queste infrastrutture ci fosse un’ispezione regolare con relativi interventi di sistemazione, le spese si ridurrebbero di tantissimo, fino anche a 10 volte in meno. Non mi stancherò mai di dire che la manutenzione è importante: se non si fa, poi c’è il danno grosso».
Fatto già il progetto preliminare, a giorni vi sarà la gara anche per il progetto esecutivo del ponte di Sopiazes, cui parteciperà anche l’Its. La società di Titton non è stata invece coinvolta nella sistemazione del ponte di Mortisa per il quale è stato incaricato un tecnico da Belluno. —
Marina Menardi
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